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Allez la France: la fine del mito tra testate e parolacce

Creato il 20 giugno 2010 da Mickpaolino

Allez la France: la fine del mito tra testate e parolacce

Game Over o, come mi suggerisce la mia ragazza, le jeux sont faits per la Francia del pallone, la grande Francia di Zidane e Trezeguet, la Francia campione del mondo e d’Europa che affonda in un mare di me..lma!

Il mito calcistico transalpino nasce nel luglio del mondiale 1998 giocato in casa e vinto dalla Francia in una bellissima finale contro il Brasile di Ronaldo (assente per uno strano malessere): partita in cui nacque, o meglio, si confermò la stella di Zinedine Zidane che riuscì a segnare due-gol-due al Brasile. Entrambi di testa.

Dalle testate di Zidane, al pallone, alla testata di Zidane a Materazzi in un Francia – Italia epico in finale a Germania 2006: il difensore fumantino dell’Inter sottolinea le abilità sessuali di mamma Zidane e l’altro lo stende. Espulsione e mondiale che va all’Italia.

Fra le due testate ci sono stati 3 Campionati Europei e 1 Mondiale in cui le sorti di Francia ed Italia (già avversarie in semifinale nel 1998) si allacciano così strettamente da far nascere un’acerrima rivalità ed un profondo odio.

Rivalità che dura ormai da oltre 10 anni e che si è così sviluppata:

- Nel 2000, nell’Europeo giocato nei Paesi Bassi riusciamo nell’impresa di battere la fortissima Olanda grazie ad un Toldo strepitoso che riesce a parare ben tre rigori ma, in finale, troviamo Zidane e compagni che dopo quasi 120 minuti di pathos ci abbattono grazie alla volee di David Trezeguet.

-Nel Mondiale di Corea e Giappone, nel 2002, la Francia la vediamo col binocolo: a metterci i bastoni tra le ruote è il paffuto Byron Moreno che ci condanna ad un’oltraggiosa sconfitta contro la Corea del Nord.
Ma la brigata Zidane non sorride poichè era già stata eliminata durante la fase a gruppi senza segnare nemmeno un gol uno.

-Nel 2004 il palcoscenico è offerto dall’ Europeo in Portogallo dove noi usciamo al primo turno grazie alla premiata forneria Svedese/Danese che ci confeziona un amarissimo biscottone.
I Blues, invece, escono agli ottavi cedendo il passo alla sorprendente Grecia (che vincerà la competizione).

-Nel 2006, in Germania, vendichiamo l’Europeo del 2000 contro i francesi: in finale è Materazzi, l’eroe dai due volti, a spingerci alla conquista del titolo contro gli odiati rivali.

-Nel 2008, all’Europeo di Austria e Svizzera, rimediamo la solita batosta sottovalutando un’Olanda fortissima che ci mortifica con un netto 3 a 0 ma, noi passiamo lo stesso il turno ai danni dei galletti francesi per essere poi sconfitti dagli spagnoli (campioni del torneo) ai rigori.

Il mondiale del 2010 è ancora tutto da scrivere per l’Italia mentre la Francia è sicura della clamorosa eliminazione in un girone non irresistibile condiviso con Uruguay, Messico ed i padroni di casa del Sudafrica: una squadra scollata quella francese, senza idee e senza gioco con un tecnico che vuole immeritatamente rifarsi ai comportamenti di Lippi e di Mourinho ereditandone solo le critiche.

La tragica fine del ciclo epico francese la sbatte in prima pagina la testata L’Equipe che riporta le parole dure di Nicholas Anelka nei confronti dell’antipaticissimo Domenech, tecnico francese, durante una lite nell’intervallo di Francia – Messico (0 – 2, per completezza).
Con la frase “Va te faire enculer, sale fils de pute!”, la cui ovvia traduzione affido alla bontà del lettore, ha termine non solo l’ultimo baluardo di credibilità per i blues ma anche e soprattutto il mito della fortissima e vincente Francia di Zidane (ritiratosi con disonore), Trezeguet (ingiustificatamente epurato dalla nazionale) e Anelka (quasi sicuramente radiato dalla nazionale) che tanti e gravi lutti addusse all’italica calcistica memoria. Allez la France!



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