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VERSO ROUBAIX CON BUONE SPERANZE TRICOLORI. DA DIVERSI ANNI NON SI ARRIVAVA ALL’INFERNO DELLE PIETRE CON QUESTA IDEA. MA BOONEN HA UNA MOTIVAZIONE COME POCHE; LA 4^ VITTORIA.
Andrea Tafi è stato l’ultimo vincitore italiano nel 1999, Filippo Pozzato l’ultimo ospite di casa nostra sul podio due anni fa. Da diversi anni l’Italia non arrivava con questo ottimismo alla Roubaix, complice la forma in crescita di Alessandro Ballan e del capitano della Farnese.
Tom Boonen potrà sempre contare su un’Omega-Quickstep che correrà per lui, ma nella Roubaix la squadra dura fino alla foresta d’Aremberg. Di lì in avanti si deve andar davanti e restarci. Pozzato si gioca la stagione in queste due settimane, Ballan corre sapendo che a fine mese la giustizia italiana si esprimerà sulla rogna riguardante la Lampre. Certamente la situazione è più pesante per il rappresentante della BMC.
Per Boonen esiste l’ennesimo stimolo a cercare il poker all’inferno, lui che con tre Fiandre e altrettante Roubaix potrebbe andare in pensione domani mattina e vivere di rendita storico/ciclistica. Boasson Hagen ha deluso, Huschovd fin’ora ha fatto presenza – deve tirare un’arietta mica male alla MBC, vedendo la primavera di Gilbert fin’ora – e viene da ridere di come proprio Ballan rischi di essere una specie di salvatore della patria per il GS rosso-nero.
Tra Sanremo e Fiandre si è visto che Sagan ha un motore da far paura, penalizzato dall’inesperienza. Sul Poggio di Sanremo non ha cercato subito di attaccarsi alla ruota di Cancellara, quando “ciuf-ciuf” era scattato per non lasciar scappa via Nibali e Gerrans, quando i due tentarono il colpo gobbo. Avesse “letto” da subito quel momento di corsa, la volata avrebbe avuto un’esito forse diverso. Se lui oppure Oss – fin’ora in’ombra – riusciranno a “sopravvivere” ad Aremberg, la formazione italiana potrebbe avere due carte per giocarsi la gara. Due righe per Cancellara, che dovrebbe tornare in strada quando tutti saremo presi dal Giro.
Siamo alla Roubaix, dove sfasciare una ruota, oppure forare due o tre volte non è cosa fuori dall’ordinario, e dove perdere 50 metri ti può costare la corsa. Per Casa-Italia sarà una buona Pasqua dall’inferno?
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