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Allucinazioni minzoliniane

Creato il 24 giugno 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

 

Ecco il testo integrale del mitico discorso di ieri sera:

Il governo ha dimostrato di nuovo di avere la maggioranza nella verifica in parlamento.
Addirittura alla Camera non c’è stato un voto finale, visto che l’opposizione, fatto singolare, non ha presentato nessuna mozione di sfiducia.
Una verifica però ha un senso – e non si traduce in un noioso rituale – se tutti quelli che vi partecipano traggono delle indicazioni da essa.
E questa volta il risultato è stato estremamente semplice: c’è un esecutivo che ha una maggioranza in parlamento e vuole governare per altri due anni.

Ora l’opposizione ha due strade: o ricominciare a ripetere la litania che il governo se ne deve andare, rimuovendo il risultato della verifica come fa Bersani. O, come propone un inedito Di Pietro, vedere se c’è la possibilità di un confronto con la maggioranza su alcuni temi (???). E intanto tentare di mettere in piedi un’alternativa, visto che ieri i partiti dell’opposizione non sono riusciti a scrivere insieme neppure una mozione di sfiducia.

Sicuramente la seconda strada sarebbe più costruttiva sia per l’opposizione sia per il Paese.

Per altro verso, la verifica, come le elezioni amministrative ed il referendum, ha dato delle indicazioni anche al Governo. Sarebbe ingeneroso dire che l’attuale esecutivo non abbia fatto niente in questi tre anni. I provvedimenti prodotti stanno lì a dimostrarlo, dal federalismo fiscale (=nuove tasse?)alla riforma dell’università(= taglio al bilancio), per parlare solo di alcuni interventi legislativi (2 sono già troppi per un elenco).

Ma ora il Governo Berlusconi è chiamato a cambiare passo, specie nella politica economica. La riforma fiscale e la riduzione del debito pubblico sono obiettivi improrogabili per il paese.

E giacché ci siamo, varrebbe la pena di fare anche una riflessione su quel miliardo (io avrei detto “qualche milione di miliardi”, suona meglio) di euro che lo Stato spende in intercettazioni che, come in questi giorni, risultano improprie e di dubbia utilità. Insomma, siamo all’ultimo appello per il Governo. Per cui la fiducia acquisita ieri avrà un senso solo se questi propositi non resteranno lettera morta. (Amen)

Seppur questo “editoriale” ha il pregio di aver risolto il problema del terribile riflesso della pelata dell’Augusto, si possono sollevare delle critiche sul contenuto, che è persino più lontano dalla realtà dei precedenti, che avevano già come punto di riferimento la percezione, almeno in pubblico, della realtà del nostro amato Silvio. Insomma il nostro Minzolini ha seriamente bisogno di aiuto, sappiamo che il TG1 fa male, basta guardare che elementi che sono usciti dal primo telegiornale nazionale: mostri del calibro di Bruno Vespa, Emilio Fede e guardate come ha trasformato Lilly Gruber, ormai autentica Madonna Catodica.

O, come propone un inedito Di Pietro, vedere se c’è la possibilità di un confronto con la maggioranza su alcuni temi. (…)

Sappiamo bene qual è la cura: le dimissioni. Ma non te le chiediamo, Augusto, perché hai ridotto il TG nazionale ad uno zoo pieno di scimmie con calvizie, gatti depressi o perché ci hai insegnato come intraprendere la carriera per diventare degli ottimi maggiordomi, insomma come Vespa, o perché le prime 5 notizie, su 28 che dai(tuo vanto!), quelle sul futuro del nostro paese sono del tutto incomprensibili, o magari ancora perché hai fatto talmente tante “rivoluzioni” che il TG ha perso oltre 7 punti di share e quindi i soldi che erano della pubblicità adesso si pescano dal canone. No, niente di tutto ciò, tu ci avevi già mostrato il tuo disagio, spendendo più di 80.000 € dell’azienda per gli affaracci tuoi che poi hai restituito dicendo così di non aver colpa, non avevamo capito. Ma ora siamo con te, con questo urlo disperato che hai lanciato ieri sera alle 20. E noi ti aiuteremo, Augusto, ad andartene, fosse l’ultima cosa che facciamo.


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