![Alluminio, il nostro veleno quotidiano Alluminio, il nostro veleno quotidiano](http://m2.paperblog.com/i/142/1428307/alluminio-il-nostro-veleno-quotidiano-L-5gMFh7.jpeg)
Nel latte per bebe' ...e vaccini.
L’alluminio è presente nel nostro cibo (vedi qui, qui e qui), nell’approvvigionamento idrico e del suolo (vedi qui), e in numerose altre fonti di uso quotidiano (vedi sotto) per cui la maggioranza delle persone soffre di un certo grado di tossicità da alluminio. Dopo anni di esposizione accumulata e del suo deposito nei tessuti del corpo, questo veleno può avere risultati che vanno da una degenerazione del cervello a deformità. Secondo le statistiche del laboratorio Mineral Test, nelle Marche che è una tra le regioni a più basso inquinamento di metalli pesanti, il livello di alluminio nella popolazione è il doppio rispetto al limite massimo consentito. Fegato, ossa polmoni, tiroide e cervello sono i siti in cui si immagazzina l’Al nel nostro organismo. La percentuale di Al nel capello è in stretta relazione alla percentuale presente nelle ossa. E’ accertato che il morbo di Alzheimer è correlato anche ad alte quantità di Al nel tessuto cerebrale. Una ricerca dell’autunno 2000 del dott. R. Chinellato, chimico, svolta tramite spettrofotometro presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, avente per obiettivo l’aranciata in lattine, rivela che anche in presenza di un degrado del rivestimento interno apparentemente non degno d’interesse, l’Al della lattina viene ceduto alla bibita fino ad una concentrazione di 0,5 mg/lt, equivalente ad oltre il doppio della concentrazione massima prevista dalle normative nazionale. I pericoli dell’avvelenamento da alluminio
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