Buongiorno amici di “GiardinoWeb” oggi è il 4 Dicembre 2010 e gli auguri vanno alle signore e signorine che si chiamano Barbara.Giorni davvero freddi questi di inizio mese che ci porta incontro all’inverno.Io direi di iniziare subito col vedere le previsioni che ci riserva il meteo per la prossima settimana.
Meteosettimana
Tregua mite sull’Italia sul Ponte dell’Immacolata. Dal 10 dicembre però una consistente irruzione artica di stampo continentale sancirà la vera discesa in campo del Generale in carne e ossa.
Finora la stagione fredda ha distribuito in modo irregolare solo i primi antipasti. Giusto un periodo di prova, il classico soundcheck per mettere a punto lo spettacolo bianco previsto prima di Natale. E lo spettacolo, per usare un termine figurato naturalmente, si farà, parola di GFS HR Plus, il nostro modello di riferimento a media gittata.
Ma andiamo per gradi: dapprima la scaldata, una sorta di ritorno alla normalità per tutte quelle regioni che hanno vissuto una lunga parentesi invernale settimina (nord e parte del centro), un proseguo autunnale per tutti gli altri, nell’alveo della normalità stagionale più assoluta, almeno per quanto riguarda il trend impostato negli ultimi anni.
Poi ecco la novità: un possente blocco di aria artica si porterà sulla Russia, andando a investire con impressionante severità gli Stati dell’Europa orientale. La colata come sempre, si fregerà di diversi impulsi freddi successivi che, man mano, scivoleranno progressivamente verso ovest avvicinando inesorabilmente il proprio asse direzionale all’Italia.
Siamo tra il 9 e il 10 del mese: tutto per allora sarà pronto ad accogliere la nuova massa d’aria, in perfetta coerenza con il periodo natalizio imminente, periodo che notoriamente viene pensato dall’immaginario collettivo come “bianco”. E il bianco arriverà, quello della neve, ad iniziare dalle regioni adriatiche. A seguire ci sarà spazio anche per diverse altre regioni, segnatamente quelle del nord, dove come sappiamo, il freddo e la neve fanno meno complimenti che altrove.
Queste le premesse. Per le conferme vi aspettiamo sempre su queste pagine dove non mancheremo di seguire con suspance tutto lo svolgimento dell’evoluzione descritta. Eccovi in anteprima la linea di tendenza nel dettaglio:
SABATO, 4 DICEMBRE 2010
In nottata qualche spruzzata di neve su bassa Lombardia, Emilia e basso Veneto fino al piano. Nevicate qua e là anche su Levante ligure, Toscana, Umbria e Lazio tra 400 e 800 metri. Attenuazione dei fenomeni in giornata, con sviluppo di schiarite. Bello fin dal mattino al nord-ovest, ma con clima freddo e possibilità di estese gelate.
DOMENICA, 5 DICEMBRE 2010
Nubi in aumento al nord e al centro, con tendenza a deboli precipitazioni prima di sera al settentrione, nevose inizialmente fino al piano su Piemonte e ovest Lombardia. Al sud e sulle Isole bel tempo, con graduale aumento della nuvolosità nella seconda parte del giorno a partire da Sardegna e Campania, senza conseguenze.
LUNEDI, 6 DICEMBRE 2010
Nubi irregolari su tutto il Paese, più organizzate al nord, dove si avranno deboli precipitazioni, nevose a quote montane. Al centro e al sud copertura più disorganizzata con diversi momenti soleggiati e tempo asciutto. Temperature in aumento ovunque. Molto mite al sud.
SANT’AMBROGIO
Ampi spazi soleggiati, specie al centro e al sud. Altrove più incerto ma con nubi più organizzate sulle Alpi. Assenza di precipitazioni. Clima più mite ovunque.
IMMACOLATA
Nebbie in val Padana. Altrove abbastanza soleggiato, salvo un po’ di nubi basse sulle regioni tirreniche e qualche passaggio nuvoloso innocuo lungo la cresta delle Alpi. Mite, ad eccezione della val Padana.
GIOVEDI, 9 DICEMBRE 2010
Nubi in aumento lungo le creste alpine di confine con qualche fiocco non escluso sul versante settentrionale. Sul resto del Paese abbastanza soleggiato e con clima ancora mite.
VENERDI, 10 DICEMBRE 2010
Peggiora su Triveneto e regioni adriatiche con rinforzo del vento da nord, aumento della nuvolosità e tendenza a precipitazioni. Quote neve in calo in Appennino. Più freddo ovunque, ad eccezione della val Padana, dove si potrebbe assistere ad una temporanea azione favonica mitigatrice.
Luca Angelini
Proverbi
Santa Barbara, sta intorno al fuoco e guardala.
“La lunazione dell’alchimia”
La lunazione detta “Dell’alchimia” inizia con la luna nuova di dicembre e termina con quella di gennaio.La linfa rallenta sempre più la sua velocità di circolazione; le piante stanno per essere vinte dal sonno. L’influsso lunare, privo del filtro della vegetazione, raggiunge le profondità della terra e la luce del solstizio, limpida e brillante, è di stimolo ai futuri raccolti. Per gli indiani Cherokee questo è il “mese della Luna della neve”, mentre per i Lakota siamo nella “Luna degli alberi scoppiettanti”. La luna crescente è favorevole alla crescita e all’attecchimento degli alberi trapiantati. Anche i bulbi primaverili (crochi, tulipani, giacinti,narcisi, iris ecc.) subiscono influssi positivi.
Le raccolte del mese
Nell’orto: cardo, carota, cicoria belga, radicchio rosso, tarassaco, cavolfiore, cavolo broccolo, cavolo di Bruxelles, cavolo cappuccio, cavolo verza, finocchio, porro, rafano, rapa, scarola, scorzobianca, scorzonera, sedano rapa e spinacio.
In coltura protetta: lattuga da taglio, cicoria catalogna, radicchio da taglio, ravanello e valerianella. Nel frutteto: arancia, caco, carruba, cedro, limone, Mandarino e pompelmo.
Facciamo il sidro
Si comincia con l’affettare le mele, sane e ben mature (almeno 4 kg per avere un litro di sidro), poi si schiacciano in un recipiente di legno fino a ottenere una poltiglia che va lasciata fermentare per quattro giorni o finché non ci sarà più schiuma in superficie.
Trascorso questo periodo, il liquido che si sarà formato andrà trasferito in un altro contenitore dello stesso tipo e lasciato ……
riposare per altri otto giorni. A questo punto il recipiente va chiuso ermeticamente e il contenuto va lasciato fermentare per circa un mese e mezzo. Dopo questo lasso di tempo il liquido avrà un deposito torbido. Bisognerà pertanto filtrarlo con cura prima di imbottigliare e chiudere con tappi di sughero ben fermati. Dopo un anno di maturazione in bottiglia il sidro spumeggerà leggermente e sarà pronto per essere degustato. Per conservare al meglio le bottiglie si consiglia un luogo fresco e buio.
Il libro
“I piccoli giardini cinesi”
Autore – Alessandra bonetti -
La Cina, nonostante abbia influenzato tanti paesi con la sua cultura millenaria, è un paese ancora poco conosciuto agli occidentali. I piccoli giardini cinesi, veri gioielli dell’arte dei giardini, sono un’incredibile testimonianza di questa civiltà: in essi si ritrovano non solo il paesaggio e la storia della Cina, ma anche tutta la sua cultura, le religioni, i simboli, la pittura, la letteratura, la poesia, la calligrafia. Tutti questi elementi si fondono con le architetture, l’acqua, le rocce, le piante e gli animali in una grande armonia e con un grande “senso del meraviglioso”. Natura ed artificio convivono senza che né l’una né l’altro abbiano mai il sopravvento, ma confrontandosi in una dialettica continua. Questi luoghi sono il frutto di un’architettura del paesaggio che affonda le sue radici nei miti della Cina di più di duemila anni fa e che ha inventato sistemi di progettazione ancora oggi molto usati anche in occidente. Grazie all’elaborazione teorica e anche pittorica dei temi riguardanti la percezione del paesaggio, in questi giardini si perde il senso dello spazio e del tempo: si viene catturati ad ogni passo da scenari diversi da ammirare ed invitati ad andare alla scoperta di ogni angolo del giardino, che non manca mai di sorprendere.
La foto della settimana
Titolo: Il mio mondo..
Autore: beppecr
Ville e giardini delle Marche
Villa “Guerrini”
Pesaro
Villa Guerrini, situata nel quartiere di Muraglia, è posta alla base della dolce pendice interna del colle Ardizio e si affaccia sul tracciato antico della via Flaminia con un lungo e severo prospetto, che ha alla sua estremità destra un oratorio dedicato a Sant’Emidio. La costruzione del complesso risale agli ultimi decenni del XVIII secolo e fu voluta dal nobile abate Vincenzo Giordani; da questo passò in seguito per via ereditaria alla nipote, Vittoria Macchirelli, e attraverso successivi passaggi giunse infine alla famiglia Gennari che la ha ancora oggi in proprietà.Il giardino è situato alle spalle del corpo dell’edificio, in una corte interna che risulta limitata, oltre che dal corpo rettangolare della stessa villa, anche da una casa colonica che lo chiude sul versante nord, e sugli altri lati da un loggiato adibito a serra per il ricovero invernale delle piante di limoni.Una cancellata con pilastri divide l’area verde in due parti, la prima delle quali è semplicemente un prato cinto da cipressi e piante in vaso, mentre la seconda ha un assetto formale con aiuole quadrilatere perimetrate da siepi di bosso e un bacino centrale.