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Almeno il Nepal, riesce ad avere un nuovo governo

Creato il 03 febbraio 2011 da Cren

Almeno il Nepal, riesce ad avere un nuovo governoDopo sei mesi il Nepal ha un nuovo Primo Ministro dopo sei mesi di ripetuti tentativi d’elezioni. Si è chiusa l’alleanza fra UML (comunisti moderati) e Maoisti sul nome di Jhalanath Khanal, leader UML e considerato, da sempre conciliante, con il nuovo alleato. Il vecchio primo ministro Nepal (sempre dell’UML) si ritira chiudendo una fase politica, quella dei vecchi leaders emersi dalla prima rivoluzione del 1989.

Khanal è relativamente giovane (61), viene dal lontano Ilam (est Nepal, la terra del tè) ha studiato Scienze Politiche alla Tribhuvan University di Kathmandu (non in India come molti altri) è stato in carcere alla fine degli anni ’70 durante le lotte per la costituzione. Comunque un altro brahmino al potere. Ha ricevuto la maggioranza richiesta ( 368 voti; Ram Chandra Poudel del Congresso 122 e il capo del Madhesi People’s Rights Forum-Democratic Bijaya Kumar Gachchhadar soli 67. Il Congresso è, per ora, finito all’opposizione e i maoisti hanno dichiarato, ritirando dalla competizione il loro leader Prachanda, The maoist party was sacrificing once again for the sake of the nation and people by supporting Khanal to end the status quo. Il 21 gennaio un militante maoista schiaffeggiò l’attuale Primo ministro durante una manifestazione.

Si formerà un governo di coalizione che comprenderà i piccoli partiti e i maoisti come già avvenne nel 2008 (durata un anno). Ma forse oggi qualcosa è cambiato, i maoisti sono meno bellicosi e il paese è allo sfascio. Anche l’India deve accettare che è difficile cercare di governare lasciando fuori il partito di maggioranza relativa. E’ un passo avanti, la gente è contenta ma nei partiti maggiori s’aggregano già gruppi dissenzienti che si cercherà, forse, calmare con la distribuzione dei ministeri. Il Nepal ha bisogno di un po’ di stabilità per cercare d’agganciarsi al motore indiano (e anche cinese) e trovare fonti di sviluppo. Per raggiungere questo obiettivo sono tante le emergenze da affrontare in tempi brevissimi: la nuova costituzione, l’assetto dello stato, il sistema elettorale; la sistemazione accettabile degli ex-guerriglieri; la ripresa del controllo dello stato sul territorio e sull’economia. Non è poco.



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