ma non per le ragioni che avremmo immaginato...;-)
Italiani, Spagnoli, Greci etc comprano case in Germania (anche a Berlino) ed altrove
in fuga verso il CORE dell'Eurozona
ma anche (sotto sotto...) per mettersi in sicurezza rispetto ai rischi di Euro-breakup che svaluterebbe pesantemente gli assets-PIIGS, casette incluse...
non perdere il mio post: Immobiliare: dalla Bolla "speculativa" degli USA alla Bolla "rifugio" dell'Europa
Invece i tedeschi vengono a comprare case di charme in Italia
approfittandone del nostro impoverimento, della nostra difficoltà a sopportare un euro-così-com'è, della nostra pressione fiscale più alta del globo
e DUNQUE dei conseguenti PREZZI sempre più in SALDO.
I Crucchi però trascurano il rischio di euro-breakup che potrebbe annullare il loro vantaggio ottenuto con il prezzo da "saldo"...a causa di un ritorno alla new-lira o di un passaggio all'euro-2-PIIGS, con conseguente mega-svalutazione degli investimenti in Italia.
Ma se trovi l'ex-benestante alla frutta od il rappresentante della ex-classe-media alla disperazione...
ovvero i mitici soggetti di quando in Italia ancora si creava ed accumulava RICCHEZZA
e di quando lo Stato ancora non si sbranava il 70% in tasse per rimandare la bancarotta e per mantenere un esercito di ladri¶ssiti in cambio di servizi da Uganda...
allora caro mio Crucco-euro-cannibale potresti spuntare buoni-ottimi prezzi...
Del resto poco è cambiato:
negli anni '70-'80 il Tedesco benestante, con maggiore potere d'acquisto grazie al Marco forte, veniva a fare vacanze&shopping in Italia...
ed adesso IDEM....
tutto deve cambiare affinchè nulla cambi, citando il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa (che un crucco non ha mai letto...ma non è un caso...)
Ve li ricordate? Arrivavano in riviera romagnola con questi "macchinoni" qui...
e noi a sbavarci dietro con le nostre Fiat ed Autobianchi...;-)
E mentre la sera in Hotel noi ci prendevamo "eccezionalmente" un Punt&Mes...
loro invece si sbevacchiavano "regolarmente" consumazioni-extra a go-go: Champagne, Vini, Birre e super-alcolici...
Scenari Felliniani...da Amarcord...
Insomma...almeno in questo caso si è fatta l'Unione Europea
ma ho il vago dubbio che non sia esattamente quello in cui sognavamo...
A breve partirà un'altra puntata di Operazione Valchiria: mi compro casa a Berlino
il mitico Gruppo d'Acquisto che ti fa risparmiare anche il 20% sui prezzi medi di mercato
rispetto a se compri da lupo solitario...
Se vuoi maggiori informazioni scrivi ad [email protected]
Ecco due interessanti articoli...da non perdere:
Berlino, l'affare è di casa.
In Germania è ancora boom del mercato immobiliare. Comprare casa ancora conviene. E fra gli acquirenti tanti italiani e greci.
In Italia crollano i mutui, si deprime il mercato immobiliare, si raschia il fondo del barile per pagare l'Imu.
E, secondo un rapporto reso noto da Scenari immobiliari, a salvare le sorti del mattone italiano sono oggi gli stranieri: soprattutto tedeschi, inglesi e russi, attirati da immobili di lusso in Puglia, Lazio Toscana e Marche..........................
L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE NON GODE DEL PRIVILEGIO DEI SUSSIDI STATALI.
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Ma i conti non tornano del tutto se, come hanno riportato all'unisono i quotidiani tedeschi del 18 dicembre, gli stessi italiani rappresentano uno dei gruppi più numerosi di acquirenti di case in Germania, in particolare a Berlino, dove i prezzi, almeno fino a poco tempo fa, permettevano veri e propri affari. Assieme a loro, greci, spagnoli e polacchi.
IL BOOM DI INVESTITORI STRANIERI. «Gli immobili berlinesi sono ormai da tempo molto richiesti», ha confermato il Tagesspiegel, «ma da quando è esplosa la crisi in Europa, è cresciuto il numero di investitori stranieri che si affolla attorno al mercato della capitale. Molti provengono da Spagna e Italia.
PAGARE CON I SOLDI IN CONTANTI. Jacopo Mingazzini, direttore dell'agenzia di servizi Accentro, ha affermato che un buon terzo degli acquirenti arriva dall'estero e spesso mette sul banco soldi in contanti, al contrario dei clienti tedeschi. La Tetzlaff Immobilien è specializzata in acquirenti spagnoli.
Da Engel&Völkers la fanno da padrone italiani e greci. La concorrenza è diventata spietata specialmente nei quartieri alla moda, come Mitte, Kreuzberg e Prenzlauer Berg, tanto che alcuni acquistano «anche a scatola chiusa, senza neppure aver visto direttamente la casa».
IMPENNATA DI ACQUISTI DALLA GRECIA. Gioie e dolori della globalizzazione, che ha reso mobile anche un bene un tempo simbolo di radicamento. Dal mercato analogico a quello digitale la musica non cambia: «Anche i gestori di uno dei più importanti portali online del settore, Immobilienscout24, hanno registrato negli ultimi anni un'impennata degli acquisti dalla Grecia.
Thomas Beyerle, analista dell'Associazione immobiliare Ivg ne ha spiegato i motivi: «Assieme alla Svizzera, siamo considerati internazionalmente l'ultima ancora di salvezza in un mare in tempesta. Greci, spagnoli e italiani vogliono mettere al sicuro i loro risparmi. In realtà acquistano una promessa di stabilità e spesso sono disposti anche a pagare un alto prezzo per questo».
Una tendenza con conseguenze positive sul mercato degli affitti
Visto dal punto di vista dei proprietari, il futuro appare tutto roseo: «Questa tendenza si riflette positivamente anche sul mercato degli affitti», ha detto Ulrich Ropertz, rappresentante dell'Unione dei locatari tedeschi, «soprattutto a Berlino, dove i nuovi contratti d'affitto sono aumentati negli ultimi cinque anni di quasi un quinto».
PROBLEMI E NUOVE TENSIONI SOCIALI. Ma proprio nella capitale, città non propriamente ricca non solo per gli standard tedeschi, nella quale la disoccupazione è di molti punti superiore alla media nazionale e il numero dei cittadini che vive in affitto è maggiore rispetto a quello di chi possiede una casa, l'evoluzione del mercato immobiliare sta creando problemi e nuove tensioni sociali.
Il fenomeno della gentrificazione - il mutamento della composizione sociale dei quartieri e l'emigrazione verso le periferie dei cittadini meno abbienti - è da tempo visibile nei quartieri centrali. Il deficit di abitazioni con affitti moderati rappresenta la nuova sfida dell'amministrazione comunale, alla ricerca di soluzioni abitative capaci almeno di mitigare le tensioni.
CIFRE ANCORA ABBORDABILI E SOTTO LA MEDIA. Berlino è dunque l'epicentro di questo terremoto che sta sconvolgendo il mercato immobiliare tedesco e il fenomeno non sembra destinato a esaurirsi in breve tempo. I motivi sono molteplici: «Nel confronto con le altre città tedesche ed europee, i prezzi berlinesi sono ancora molto convenienti», ha proseguito il Tagesspiegel, «e, nonostante gli aumenti degli ultimi due anni, è ancora possibile acquistare appartamenti in buone posizioni per 1.400-1.500 euro a metro quadrato. Una somma neppure lontanamente immaginabile in città come Parigi, Milano o Bologna. A questo si aggiunge la buona immagine della capitale tedesca, specie all'estero, come dimostra l'impennata di turisti stranieri che l'hanno trasformata in una delle mete più visitate del continente».
L'ENTUSIASMO SMORZATO DAGLI ECONOMISTI. L'alta disponibilità di abitazioni per single accresce in maniera enorme anche la domanda di affitti: «Per questo, chi acquista a Berlino è certo di comprare un immobile con grande potenziale, destinato ad accrescere sensibilmente il suo valore. E può rifinanziarselo anche destinandolo all'affitto», ha detto Einar Skjerven, proprietario dell'omonimo gruppo d'investimento.
Gli economisti sono un po' meno entusiasti, temono il verificarsi di una bolla speculativa sul mercato immobiliare tedesco, simile a quella che ha trascinato al collasso il settore negli Stati Uniti e in Spagna.
IL CONFRONTO COL BOOM IMMOBILIARE DEL 2004. Intanto però la caccia degli stranieri va avanti: «Berlino è il caso più eclatante», ha concluso il quotidiano della capitale, «ma il fenomeno interessa in misura minore anche centri meno economici, come Amburgo, Monaco e Francoforte». Rispetto al boom immobiliare del 2004, in questi ultimi casi ad andare a ruba non sono le ville in campagna, ma gli appartamenti in centro, che rappresentano un investimento sicuro e possono essere rivenduti più agevolmente in futuro. Rifugi sicuri, in attesa che la tempesta nei mari del Sud d'Europa richiami tutti a casa.
Martedì, 18 Dicembre 2012
Case, la Germania compra in Italia
Tedeschi a caccia di occasioni. Non solo in Toscana. Anche in Salento e Sardegna. E i milanesi (ricchi) vanno a Lugano.
Ach, Italien! Ah, l'Italia. Non è più solo Goethe a poter soggiornare nei palazzi romani, estasiato nel 1700 dal suo tour italiano. Né sono solo i cancellieri ed ex ministri tedeschi a crogiolarsi sui dolci colli del Chianti.
In Germania, c'è chi li chiama ancora quelli del «gruppo toscano» («Toskana Fraktion»): una sorta di Capalbio della sinistra imborghesita, la gauche tedesca che, d'estate, si ritrova all'ombra dei cascinali a pasteggiare a Brunello e bistecca, dai cortei del '68 al posto al sole nei poderi aristocratici.
Ma la calca preme, anche tra le tenute radical-chic dei privilegiati. Se gli italiani, con la crisi, corrono a mettere al sicuro i risparmi nel mattone tedesco, tanto da far impennare il mercato immobiliare di Berlino, i tedeschi scendono in massa in Italia, a far incetta di occasioni.
PREZZI CROLLATI DEL 30%. Con lo stallo nei consumi, i prezzi, non solo in Toscana, sono crollati dal 20 al 30%, il mercato è fermo e gli italiani, strozzati dai mutui, non comprano più. Anzi, scrivono in Germania, fanno a gara a disfarsi delle seconde case, strozzate dall'Imu, per reinvestire poi i soldi all'estero.
Tra i loro migliori acquirenti spicca il ceto medio-alto dei tedeschi, che non si fida più di Grecia e Spagna e bussa al Paese più amato. Famiglie ricche, affidabili, a caccia delle migliori offerte nelle metropoli di Roma e Milano. Ma anche sulle coste toscane e in Sardegna. E, più a Sud, lungo il litorale adriatico, oltre Rimini e Riccione. Secondo i dati di Scenari immobiliari, in Italia dal 2004 al 2012 i compratori stranieri di case e appartamenti sono aumentati del 53%. Fino a raggiungere, nell'ultimo anno, un valore complessivo degli immobili che si è via via triplicato fino ad arrivare a 2,1 miliardi di euro.
Dalle rivelazioni dell'istituto di ricerca del settore, in media quattro compravendite straniere su 10 hanno come controparte acquirenti tedeschi.
Ed è grazie soprattutto a loro se, da un confronto comparato sulle inserzioni del portale Immobiliare.it, in collaborazione con Luxuryestate, su un totale di 25 mila annunci, il nostro Paese spicca come al primo posto per offerta, tra 23 Stati, come la maggiore piazza d'Europa.
NELLE MARCHE E IN SARDEGNA. Così, da Forte dei Marmi gli emuli di Oskar Lafontaine, leader della sinistra radicale (Linke) di casa a Capannori di Lucca, e Gerhard Schröder, fan delle vacanze in terra senese, hanno attraversato l'Appenino, per spingersi nelle Marche, tra i declivi leopardiani di Recanati, fin verso le acque cristalline del Salento.
Regione di shopping tedesco è anche la Sardegna senza lavoro e, più in generale, «se prima gli stranieri acquistavano solo in Toscana adesso comprano in tutta Italia», ha raccontato il presidente di Scenari Immobiliari Mario Breglia al quotidiano Die Welt, che nell'edizione domenicale ha pubblicato un lungo reportage sui buen retiri dei tedeschi in Italia.
OLTRE IL CHIANTISHIRE. Anche gli inglesi, comunque, hanno iniziato ad allargare lo spettro del loro Chiantishire, approfittando dello stallo immobiliare italiano (nel 2102 l'Agenzia del territorio ha registrato un calo annuo delle compravendite in media del 25%). E si trattano molto bene.
I ricchi milanesi acquistano a Lugano Dall'inizio del 2011, oltre 6 mila migranti di lusso italiani hanno preso la residenza a Lugano. Nel 2012, la società di consulenza del settore londinese Knight Frank ha stimato transazioni medie, per acquisti in Italia, tra i 200 mila e i 3,5 milioni di euro, soprattutto verso ville in Toscana, Umbria, Venezia e sul Lago di Como e sulla costa della Liguria.
I prezzi delle magioni esclusive non sono calati con la recessione (anzi sono aumentati del 9% dal 2010) e il lusso resta un mondo a sé che non conosce crisi. Neppure per gli italiani che se lo possono permettere.
Nel fuggi fuggi generale dallo spauracchio della patrimoniale, in Canton Ticino è boom di acquisti di residenze e terreni, soprattutto da parte di ricchi milanesi.
LE COLLINE D'ORO DI LUGANO. Nel 2011 l'Ufficio svizzero di statistica ha rilevato compravendite per un valore di 66 milioni di euro, il 50% in più del 2010, in quella che viene ormai definita «l'invasione italiana della collina d'oro» in Ticino.
Ma i connazionali benestanti sono acquirenti privilegiati anche sulla piazza economica di Berlino, dove per molte agenzie immobiliari gli italiani rappresentano ormai il 50% dei clienti, ma anche in quella più esclusiva della city di Londra. Per il 2013, gli addetti ai lavori si aspettano un boom ancora più forte.
Addio Toscana bella. Il popolo di santi, poeti e navigatori trasloca nei paradisi fiscali stranieri. E in Chianti e in Riviera bisogna imparare a parlare deutsch. Domenica, 17 Febbraio 2013
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