Maranello, 5 marzo 2013 – Lo spagnolo della Ferrari teme in particolare i Campioni del Mondo in carica e la McLaren Mercedes. Senza dimenticare le ultime frecciatine che il pilota di Oviedo ha lanciato alla scuderia del suo amico/nemico Lewis Hamilton…
Helmut Marko lo ha definito un pilota “politico”, un personaggio che usa troppo le parole per depistare o mettere sotto pressione gli avversari. Che siate d’accordo o meno con le opinioni del consulente della Red Bull, una cosa è certa: Fernando Alonso si è allenato duramente per migliorare la propria preparazione fisica ed è pronto ad affrontare il Mondiale 2013 con la consueta determinazione.
Durante la pausa invernale, il leader della Ferrari aveva indicato in Lewis Hamilton e nella Mercedes i rivali per la prossima stagione -con un “pizzico” di provocazione-, inquadrandoli come possibili aspiranti al titolo mondiale. La scuderia teutonica ha concluso molto bene in termini di prestazioni le prove invernali a Barcellona, tanto da abbassare il record in qualifica del 2012 con entrambi i piloti. Ora invece, il Campione del Mondo 2005 e 2006, ha messo leggermente le mani avanti in vista di Melbourne, suggerendo quelli che potrebbero essere i rivali più ostici:
“…anche con la vettura che ha corso in Brasile l’ultimo Gp del 2012, sono abbastanza certo che loro possano stare davanti pure in Australia…se lo scorso anno eravamo ad un secondo e sei decimi e siamo arrivati quarti a Melbourne, credo che quest’anno potremo ambire al podio…c’è maggior potenziale…durante l’inverno abbiamo migliorato alcuni aspetti della macchina 2012 e abbiamo accorciato il divario rispetto ai nostri avversari, però dobbiamo ancora progredire in frenata e nell’usura delle gomme…”
Le tre sessioni di test invernali tenutesi in Spagna, non hanno visto la Red Bull brillare particolarmente nei tempi fatti segnare, ma come tutti sanno, i valori espressi dalle prove pre stagione sono da prendere con le pinze, sotto molti punti di vista. Alonso, appassionato di tennis, ha provato a spiegare il concetto tramite una metafora sportiva: “…sono solo collaudi. È come se dopo aver visto gli allenamenti di Nadal o Federer, si potesse pronosticare la loro vittoria al Roland Garros…è impossibile, è chiaro che Red Bull o McLaren dovrebbero stare davanti però…”