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Alta Fedeltà di Nick Hornby

Creato il 07 dicembre 2010 da Lamiatestafralenuvole

Ste è rimasto folgorato da Febbre a 90° di Nick Hornby ,  diversamente da lui NON sono una fanatica del calcio…ogni tanto ci provo a guardare una partita, vado anche allo stadio per capire con i miei occhi “what all the fuss is about” ma in ogni caso il mio interesse resta davvero scarso e così ho deciso di leggere qualcosa di Hornby ma ho scelto Alta Fedeltà.

Alta Fedeltà di Nick Hornby

La trama in due parole e con copia & incolla da Wikipedia:

Londra. Anni 90. Rob Fleming, trentacinquenne, conduce una vita non tutta rose e fiori: dirige un fatiscente negozio di dischi, il Championship Vinyl, è appena stato piantato dalla sua fidanzata, Laura, ed è sentimentalmente frustrato e insoddisfatto della propria vita.
Partendo da una classifica delle “cinque più memorabili fregature di tutti i tempi” (che sono ovviamente donne), Rob ci rende partecipi della sua vita, dei suoi sentimenti, delle sue frustrazioni. Filo conduttore del racconto è la relazione con Laura, i continui tentativi di tornare a stare con lei, a cui fanno da cornice numerosi personaggi “secondari” (se così possiamo chiamarli): Dick e Barry, gli aiutanti di Rob al negozio, Marie, la cantante, Liz, l’amica di Laura, e molti altri.
In questo universo instabile, unica certezza di Rob è la musica,  il filo conduttore di una vita dalla quale ha sempre cercato di non farsi coinvolgere troppo, preferendo, piuttosto, rifugiarsi e ritrovarsi nelle canzoni.

Sicuramente questa lettura è stata leggera e se vogliamo davvero onesta sul tema  ” perchè ci innamoriamo & ci disinnamoriamo” della serie ti amo perchè  non posso darti per scontato, il giorno che mi ami più di quanto ti amo io ti amo un pò di meno, anzi forse inizio a guardarmi un pò in giro…infantile?

No semplicemente onesta, Rob Fleming non ha troppo successo con le donne ma neanche troppo poco, a me il personaggio è piaciuto anche se in più di un’occasione avrei voluto prenderlo a schiaffi e urlare “BASTA, adesso SVEGLIATI!”.

Nella routine sopra descritta non ci sono mai caduta, nel senso che so essere infantile ma in altri modi (io sono una che si fissa irrimediabilmente su un soggetto specifico).

Ci sono due elementi che mi hanno particolarmente colpito: il senso dell’umorismo ma soprattutto  il senso dello snobismo di Fleming/Horbny.

Il mio snobismo è veramente inconsistente rispetto a quello di Rob Fleming però simile nel senso che anche per me le grandi domande sono tutte della serie “Quale sarà il suo album preferito?” “Miglior commedia di sempre?” ….quante volte avete pensato “non uscirei mai con uno che ascolta Bon Jovi “? (mi scuso se vi piace è che proprio non lo sopporto).

Io tante anzi TROPPE volte e purtroppo la lista delle cose che mi fan pensare “NO WAY” è lunghetta, sono l’unica?

In fondo ho 29 anni e leggo/guardo tanta tanta tanta SPAZZATURA (ma quante perle ci trovo dentro!), la buona notizia è che negli anni sto migliorando (nel senso che quando ripenso agli anni del liceo dovevo essere davvero insopportabile), Rob Fleming di anni ne ha 5 più di me e sta migliorando anche lui, lentamente anche lui.

A me è piaciuto e poi proprio oggi per Natale mi sono regalata questo, se avete letto questo libro capite cosa intendo.

Il mio voto: 4/5

Em



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