Il Presidente del Brasile Dilma Rousseff ha lanciato il nuovo Programma federale per l’infrastruttura e la logistica che prevede di attrarre in 25 anni investimenti privati nei settori della costruzione di strade e ferrovie per un ammontare di 133 miliardi di Real (circa 53 miliardi di Euro), di cui 80 mld nei prossimi 5 anni e la restante parte fino al 2037.
Il Programma intende realizzare una pianificazione integrata del sistema dei trasporti e prevede la duplicazione di arterie stradali (7.500 km) e la costruzione di nuove linee ferroviarie (10.000 km). Col lancio del Programma di Infrastruttura e Logistica il governo brasiliano ha pubblicato il bando di gara relativo alla prima linea ferroviaria ad alta velocità – cosiddetto “Trem Bala” (treno proiettile) – che collegherà le città di Rio de Janeiro, San Paolo e Campinas.
Il TAV brasiliano risponde all’esigenza di collegare le due maggiori città del grande Paese sudamericano, quelle dove hanno sede le maggiori imprese nazionali e straniere e sono dislocati gli aeroporti internazionali col maggior numero di transiti annuali. In questo periodo, già battezzato decennio dello sport per via dei due importantissimi appuntamenti sportivi internazionali (campionati del mondo di calcio del 2014 ed olimpiadi del 2016 ), la scelta di potenziamento delle infrastrutture del Paese risulta davvero strategica anche per il suo futuro.
Il termine per la presentazione delle offerte doveva scadere il 16 agosto scorso ma l’asta è stata rinviata di almeno un anno. La motivazione ufficiale è che ci sarebbe l’assenza di concorrenza tra le imprese interessate: tra di esse (la francese Alstom, la tedesca Siemens e la spagnola Renfe), infatti, solo la compagnia transalpina ha finora formalizzato una proposta.
Il Presidente della società di Pianificazione e Logistica (EPL), Bernardo Figueiredo, ha sottolineato che la decisione di posporre il subappalto è stata presa dopo aver parlato con i paesi interessati. Infatti, mentre la Francia era già pronta a partecipare alla licitazione, la Spagna ha chiesto più tempo e la Germania che si rinviasse di un anno, secondo quanto ha reso noto lo stesso Figueiredo in un comunicato stampa. L’intento degli spagnoli è di costituire un unico grande gruppo per competere per questo contratto, cercando di ripetere il successo ottenuto in Arabia Saudita, dove alla fine del 2011 la Spagna – con un consorzio di imprese – si è aggiudicata l’AVE La Mecca-Medina, uno dei più grandi contratti mai stipulati all’esterno. Inoltre, le aziende spagnole in queste ultime settimane stanno lavorando alacremente per evitare che l’immagine internazionale dell’Alta Velocità spagnola sia offuscata dall’incidente di un treno Alvia occorso in Santiago de Compostela il 24 luglio scorso.
L’aggiudicazione della gara era stata fissata, prima del rinvio, al 20 novembre 2013. L’inizio delle opere sarebbe dovuto avvenire nel 2015, mentre l’operatività dei treni avviata entro il 2° semestre del 2020. Il progetto TAV Brasile prevede la costruzione e gestione, in concessione per 40 anni, di una linea ad Alta Velocità (per una velocità massima di 350 km/h) di circa 510 Km, di cui 90 in galleria, 108 in viadotto e 312 in superficie.
Varrà la combinazione di due criteri di aggiudicazione: la capacità di pagare il maggior valore per km/treno ed il minor costo proposto per la costruzione dell’opera. Sarà valutata di più la tecnologia proposta. L’ANTT ha reso disponibile le informazioni e la documentazione per il bando di gara anche sulla sua pagina web (http://www.antt.gov.br/). Intanto il ministro brasiliano dei Trasporti César Borges ha voluto assicurare che non impedirà al consorzio spagnolo Renfe di partecipare alla licitazione, dubbio che si era posto poiché tra i requisiti previsti dal concorso c’è quello di non aver avuto un “incidente fatale” negli ultimi cinque anni; il Ministero della Promozione spagnolo e le imprese implicate hanno assicurato che il tratto Ourense-Santiago non era di alta velocità.
Dopo l’incontro a Brasilia nel 2012 tra i vertici di ANTT e di FFSS, all’esito del quale il Governo brasiliano, secondo il comunicato stampa delle FFSS, aveva stimato che i passeggeri che avrebbero viaggiato sull’Alta Velocità sarebbero stati 46 milioni nel 2024, fino ad arrivare a 69 milioni nel decennio successivo, nessuna notizia è giunta riguardo all’intenzione di candidarsi sia da parte di FFSS che di altre imprese italiane.
E sebbene tutto appaia ancora troppo incerto e molti osservatori ritengano che le opere non vedranno mai la luce, il Presidente della EPL brasiliana Figueiredo sostiene che “ l’iniziativa è ancora in piedi”. Staremo a vedere.