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“Altai” – Wu Ming

Creato il 02 febbraio 2012 da Temperamente

Wu mingAvete mai visto volare un Altai? Sono falchi leggeri ed eleganti, che prendono il nome dai monti in cui vivono. Ma il romanzo di Wu Ming non è trattato di falconeria. È la storia di Emanuele, ebreo a Ragusa, che diventa un fedele servitore della Serenissima e rinnega la propria fede ebraica. Emanuele De Zante vive in un periodo storico in cui gli ebrei sono considerati la feccia della società: esserlo vuol dire aver già perso in partenza. Scoperto il suo passato giudaico, è costretto a fuggire nella multietnica Costantinopoli ritrovandosi al fianco del nemico più temuto dal Leone di san Marco: Giuseppe Nasi. Costui è un potente ebreo, chiamato da tutti Yossef Nasi, che coltiva da sempre un sogno, quello di volare alto proprio come un falco Altai, e poter ammirare sotto di sé una nuova Sion, ridando dignità e gloria al popolo di Canaan. Per conquistare un nuovo spazio in cui vivere felici, Yossef Nasi si prepara alla guerra. Lo scontro con le principali potenze (cattoliche) del Mediterraneo è inevitabile; per questo motivo, sarà indispensabile lo spirito investigativo di Emanuele, assoldato da Yossef per poter anticipare le mosse dei nemici.

Ambientato nella metà del XVI secolo, Altai è uno dei più bei romanzi del collettivo di scrittori Wu Ming. Attraverso uno dei personaggi chiave di questo romanzo, Ismail al-Mokhawi, è segnata la continuità col primo romanzo che ha inaugurato la loro carriera, firmato col nome di Luther Blisset e intitolato Q. Il protagonista si muove nello scenario storico del Mediterraneo del Cinquecento, solcato da pirati pugliesi, Turchi mussulmani, Ebrei di Ragusa e Cattolici veneziani e genovesi. In un incrocio di lingue e religioni diverse e apparentemente irraggiungibili, Manuel andrà in contro al suo destino, quello di crescere come un buon ebreo e non perderà la propria occasione di riscatto offerta dalla storia.

Un romanzo dal ritmo incalzante, una scrittura veloce, che rifugge dalle descrizioni e  fatta di immagini, perché uno stile come quello di Wu Ming può affascinare o annoiare, senza mezze misure.

Marina Mongelli

Wu Ming, Altai, Einaudi, 2011, € 13.00.


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