Gerardo Diego Cendoya (1896-1987), è un poeta spagnolo appartenente alla cosiddetta generazione del ’27. Studiò filosofia e lettere presso i Gesuiti di Deusto. Fece numerosi viaggi per la Spagna e la Francia e ha visitato diverse volte l’Italia. Fu scopritore di esemplari poetici spagnoli e ispanoamericani e animatore di gruppi e riviste importanti; vive da mediatore fra tradizione e avanguardia. Nacque a Santander e fu uno dei principali seguaci dell’avanguardia poetica spagnola del creazionismo: far sì che la poesia sia creazione assoluta, indipendente dalla realtà che circonda le parole e da regole stilistiche.
ALTALENA
A cavallo sul cardine del mondo
giocava un sognatore al sì e al no
Le piogge a colori
emigravano al paese degli amori
Stormi di fiori
Fiori del sì Fiori del no
Coltelli nell’aria
che le aprono le carni
formano un ponte
Sì No
Cavalca il sognatore
Uccelli arlecchini
cantano il sì Cantano il no
Mancanza di punteggiatura, temi immanenti, immaginifico talvolta realistico e disposizione dei versi sono tutte caratteristiche di questa poesia. Ci avviciniamo con Gerardo Diego ad un puro surrealismo animato da concetti-stimolo riprodotti sul foglio mentre hanno ancora una propria vita, e che quindi creano barlumi straordinari nel lettore. Un creazionismo che parte dal poeta per diventare creazione del pubblico, tutto costruito in una realtà ignota, ma surreale e per questo affascinante.