Glorenza - Val Venosta
Se anche voi siete di quelli che si chiedono dove andare a Pasqua, tra oggi e domani troverete su questo blog su dove passare qualche giorno in viaggio ora che inizia la bella stagione. Le partenze sono spesso influenzate da tempismo, giorni disponibili e budget ma si trova sempre il modo per viaggiare, per partire e per gustarsi qualche giorno di relax e curiosità da qualche parte d'Italia e del mondo. Oggi vi voglio raccontare un gran bel posto: Glorenza, o Glurns, in Val Venosta (Alto Adige).Tra me e Glorenza è stato amore a prima vita, per molti motivi.
Conobbi questa città (perchè di città si tratta... continuate a leggere e capirete) in un giorno di dicembre, di quelli in cui non fa troppo freddo ma l'aria dell'inverno ti accarezza il viso come la più gentile delle persone.
Rividi Glorenza nel suo risveglio primaverile, sempre con quell'aria fredda che mi accarezzava il volto perché ri-approdai in Val Venosta durante i giorni degli Eisheilige.
Si tratta di 3 giorni, a Maggio (12-13-14) in cui solitamente il vento freddo non lascia la Valle e la neve conquista ancora le montagne.
Glorenza conta meno di 1000 abitanti ma va chiamata città perché ottenne questo titolo nel 1309, se non ricordo male per dispensa papale.
Si tratta di un piccolo centro storico ancora fortificato e molto ben tenuto, dove la vita della Val Venosta si mostra in bellezza e semplicità.
Una passeggiate tra le poche vie del centro non è solo un momento in cui camminare e osservare ciò che c'è attorno a noi. E', piuttosto, una piccola grande lezione su ciò che doveva essere la quotidianità in Val Venosta.
I portici della città, infatti, nascondono ancora alcune stalle che, un tempo, erano protagoniste tra quelle vie.
Silenzio e tranquillità si mescolano al rumore dell'acqua che arriva dal vicino Adige, ancora impetuoso torrente, e da qualche roggia che scorre anche all'interno delle mura.
Glorenza si gira davvero in poco tempo ma il bello sta ne fermarsi e godere davvero della vita da queste parti.
Io e Gian ci siamo particolarmente affezionati ad un Imbiss (Chiosco) che troverete proprio dove passa l'Adige, non distante dalla chiesa di San Pancrazio.
I panini (provate il Bosner) e le patatine sono sempre ottime ed è piacevole fermarsi a mangiare qualcosa lì.
Piccola curiosità: proprio davanti al chioso (che si trova vicinissimo alla pista ciclabile che scorre lungo l'Adige) c'è una piccola stazione di riparazione per le biciclette.
Un posto da non perdersi a Glorenza è l'Hotel Posta, un gasthof da sapore autentico e per me tappa imperdibile per un pranzo o una cena che abbia il vero sapore della Val Venosta.
Il menù varia a seconda delle stagioni ma ci sono delle costanti che, per me, trascendono tempo e spazio. Se passate di qui durante il week-end... prenotate!
Se vi state chiededo cos'altro fare a Glorenza, la risposta è semplice: stupirvi e diventare ancora più curiosi.
Scrutate i muri, le fattezze dei fienili, le porte della città, i disegni sulle facciate delle case e i volti dei venostani che sembrano sempre dei libri appassionanti.
Glorenza è una perfetta base per esplorare la valle.
E' possibile girare la Val Venosta coi mezzi pubblici e non mancate di chiedere al Vinschgau Card.
La Val Venosta è molto, per me ma non solo: oltre ai monti, ai sentieri delle rogge e al Lago di Resia c'è la storia intera delle genti dell'arco alpino. Glorenza ne è solo il primo capitolo.