-Seconda ed ultima parte-
Su un’urna a Cortona si può leggere questo pensiero che in qualche modo ci fa visualizzate il nostro concetto di paradiso: Il caro defunto ci ha lasciati, però ora si trova nei giardini di Arno (il Creatore), circondato dalle mitiche lisa (le querci).
Pelasgo-Etrusco
Albanese
Italiano
LA ROI
La roi
Lasciò di vivere
CUPSLINA
kopshna
nei giardini
ARNO
Arno
del Creatore
A
â
che hanno
LISA
lisa
querci
Nel Museo Archeologico di Firenze è esposta la Chimera, una composizione mostruosa costituita da un leone ruggente con la coda a forma di serpente, ripiegata sulla groppa per mordere una capra che emerge dal dorso della stessa belva. Questo mostro in bronzo, di splendida fattura, forse vuole rappresentare il male e il bene.
La statua reca incisa questa brevissima scritta emblematica dello spirito del male che cova occulto, pronto ad aggredire all’improvviso:
Pelasgo-Etrusco
Albanese
Italiano
TINSH
Tinësh
Di nascosto
C
kap
acchiappa
FIL
fill
subitamente
Nello stesso museo di Firenze si trova questa magnifica statua di bronzo, che nell’isieme, per l’atteggiamento e la veste, fa pensare a un magistrato romano. L’iscrizione sul bordo della toga è però scritta in etrusco e con autentiche lettere etrusche.
Questo importante personaggio, che viene chiamato l’Arringatore, sta declamando un’esortazione al coraggio:
Pelasgo-Etrusco
Albanese
Italiano
A
A
E
VAESHI
veshi
vestiti
ME
me
con
TELISH
telish
armatura
FE
fe
fede
FE SIAL
fe ziar
fede in fuoko
CIENSHI
kienshi
siano
CEN
cenë
solleciti
FLERESH
vlerësh
di valori
TEC
tek
unici
SANSHL
Zanash
dalle Muse
TPNINE
të prinë
guidati
TUOI
t’uroi
augurando
NESH
nesh
da noi
KHIS
qisi
cacciar via
FLICSH
frikësh
le paure
Tratto dal libro L’etrusco lingua viva dell’autrice Nermin Vlora Falaschi