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Altro che Amazon, in Cina la consegna via drone è già realtà

Creato il 05 febbraio 2016 da Trescic @loredanagenna
Altro che Amazon, in Cina la consegna via drone è già realtàIl 2016 sarà l’anno in cui verrà lanciato il servizio di consegna tramite droni. Non si parla di quelli di Amazon, la cui progettazione sembra comunque arrivata alle battute finali. Tanto meno saranno i droni del Project Wing di Google a sbarcare sul mercato. In un’ intervista il capo del progetto David Vos ha spiegato che dovrebbero solcare i cieli tra il 2017 e il 2020. Il colosso dell’e-commerce cinese JD, il secondo nel Paese dopo Alibaba, è stato il primo a lanciarsi nel settore. Il tutto per conquistare quella fetta di potenziali clienti che vivono nelle aree rurali più remote, circa 618 milioni di persone. Un mercato vergine che i due colossi si stanno contendendo da tempo. Nel 2015 infatti l’azienda ha reclutato circa 150mila “promoter” da mandare nei villaggi più sperduti per insegnare agli abitanti come utilizzare il sito web, pagando poi loro una commissione sul venduto. Le consegne continuavano a costituire però un problema in molte aree ancora impervie, non collegate con i servizi di trasporto pubblico e con strade difficilmente percorribili da mezzi su gomma. Ecco perché da fine 2015 l’azienda ha iniziato a far circolare i suoi droni rossi per un test di mercato nella provincia di Jiangsu-a. Altro che Amazon, in Cina la consegna via drone è già realtàA differenza dei progetti Amazon e Google, i pacchi non vengono consegnati direttamente all’acquirente ma fatti arrivare in gruppi in un singolo villaggio previa notifica ai diretti interessati. I droni, che sono quindi più grandi, robusti e in grado di viaggiare per lunghe distanze, fanno la spola fra le oltre 150mila stazioni di distribuzione, realizzate dall’azienda ai margini delle zone rurali, e i posti più sperduti del Paese. I tempi di consegna non provano nemmeno a competere con i 30 minuti promessi da Amazon ma, a detta del CFO Sidney Huang, rimangono nelle 24-48 ore nel 90% dei casi.  L’inizio del 2016 ha comunque visto evolvere anche i progetti delle due aziende statunitensi. Jeff Bezos ha infatti confermato al Washington Post che Prime Air presto sarà testato anche in Olanda, dopo le sperimentazioni in Canada e Gran Bretagna, ma non in Usa. Il colosso di Seattle non ha infatti ancora ricevuto l’approvazione della FAA ( Federal Aviation Authority), nonostante la lettera inviata da Amazon lo scorso aprile con la richiesta di velocizzare le procedure e ammorbidire il regolamento in materia. La realizzazione del drone targato Google è più nebulosa, ma il progetto recentemente depositato di un “dispositivo di consegna” potrebbe ovviare al problema, ancora in parte da risolvere, della consegna diretta al’acquirente. Il brevetto riguarda una sorta di scatola su ruote che si muove a terra ed è dotata di trasmittenti a infrarossi in grado di controllare il drone in volo. Nelle intenzioni di Google, potrebbe essere questo oggetto a ricevere il pacco e recapitarlo poi alla porta del destinatario. The post Altro che Amazon, in Cina la consegna via drone è già realtà appeared first on Wired.

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