Gli scavi di Pompei continuano ad agonizzare in un clima di indifferenza istituzionale generale. Dopo l’ennesimo crollo registrato nella notte compresa tra sabato e domenica, arriva un altro cedimento.
Ricordiamo che solo qualche giorno fa si era assistito allo sgretolamento di parte del Tempio di Venere e alla Necropoli di Porta Nocera, alcuni tra i siti più importanti degli scavi Pompeiani. A distanza di sole 24 ore torna nuovamente la paura. Questa volta a via Nola, dove parte della zona Regio V, Insula 2, al civico 19 si è letteralmente sgretolata.
A cadere sotto la pioggia battente un muro di circa 2.5 metri di altezza per 4 metri di lunghezza. Crollo già previsto dagli addetti alla sicurezza che avevano avvertito la soprintendenza che però, non ha agito in tempo, aggiungendo un nuovo crollo alla lunga lista stilata da un paio di anni a questa parte.
Intanto il ministro Dario Franceschini ha convocato d’urgenza un summit romano previsto per domani, dove giura si parlerà anche di Pompei.