cambia l’avvocato, stavolta di Monza, ma il risultato è lo stesso: un nucleo familiare di Borgo Loreto, residente in una casa popolare si ritrova la raccomandata più temuta; è l’Aem che vuole i suoi soldi dai più poveri di cremona, pur disponendo di un utile netto aziendale di due milioni di euro. E’ il caso di cui ho scritto ieri sera qui senza allegato.
Il riscaldamento è inadatto a una piccola città: ha bisogno di molti utenti per coprire i costi di gestione, che vengono suddivisi tra gli utenti. E tra questi utenti sono stati inseriti, evidentemente senza dare troppe informazioni, proprio gli assegnatari degli alloggi Aler. Pochi privati si sono allacciati per evitare i costi. Un disastro. Ora i più poveri devono pagare migliaia di euro di teleriscaldamento se no restano senza acqua luce e riscaldamento. Fra pochi mesi inizierà l’inverno. In campagna elettorale (ahimé) chissà che cosa succederà. Il nucleo familiare è composto anche da un minore. Si tratta di casi problematici, ma all’Aem non interessa per niente. Vuole i soldi e subito.
Ecco la lettera raccomandata.