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Altro impianto di biogas autorizzato: via libera a camisano. Molte le prescrizioni, occorrerà anche il monitoraggio della temperatura in continuo

Creato il 01 aprile 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

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Il primato nazionale non può crescere a dismisura, senza programmazione regionale e nazionale. La conferenza decisoria dei servizi provinciale ha approvato il progetto con le necessarie prescrizioni, ovvero le norme per il monitoraggio e il controllo dell’impianto che funzionerà presso un’azienda agricola di camisano, nel cremasco.

Gli allegati non sono pubblicati nemmeno in questo caso, chissà perché. Vanno richiesti. Il documento si può leggere cliccando qui.

Il dato di fatto è che il servizio Ambiente deve applicare la legge, che prevede l’autorizzazione del progetto.

Basta presentare un progetto in regola e si viene autorizzati. Il Servizio ambiente, secondo legge, non autorizza un impianto già esistente: autorizza la costruzione e impone prescrizioni che, se rispettate, consentono che l’impianto non sia dannoso. I controlli si effettuano dopo e l’autorità che controlla non può essere super partes, visto che dirigenti dell’Arpa vengono nominati dai politici che governano la Regione. La stessa amministrazione provinciale ha una guida politica che emette indirizzi, mentre gli uffici sono vincolati dal rispetto di leggi anche regionali.

Questo tipo di impianti può essere realizzato senza VIA regionale, cioè senza Valutazione d’impatto ambientale. Troppa burocrazia? Probabilmente la VIA sarebbe utile visto che l’impatto ambientale c’è inevitabilmente e si moltiplica per circa duecento impianti (difficile tenere il conto). Dunque l’azienda garantisce, anche con fidejussione, di rispettare il progetto. Ma come e quando vengono effettuati i controlli? L’impianto è economicamente efficiente? Quando la cogenerazione a biogas funziona a regime rispettando tutte le norme, il proprietario ricava un vantaggio economico, dopo aver ottenuto l’autorizzazione anche grazie all’uso di risorse rinnovabili?

L’impianto di cogenerazione da biogas funziona con 17 tonnellate al giorno di letame bovino, 40 di liquame bovino, 33 di liquame suino e una di insilato.

L’indisponibilità degli allegati impedisce di farsi un’idea del progetto e della forza delle prescrizioni. Nell’autorizzazione di 13 pagine si parla continuamente di sostanze pericolose. Perché mai non chiedere controlli indipendenti, vista la diffusione enorme di questi macchinari nella nostra provincia?

2. Combustibile

Le caratteristiche e le modalità di utilizzo del combustibile rinnovabile devono essere conformi a quanto previsto nell’Allegato X alla Parte V del D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i.
I parametri di temperatura e portata del biogas devono essere misurati e registrati in continuo, anche utilizzando un supporto informatico.

Il costo di funzionamento dell’impianto, dunque, sarà redditizio? E fino a che punto?

Se l’impianto non regge la temperatura necessaria, che succede? Un danno ambientale. L’intervento delle autorità sarà sempre a posteriori.

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