La splendente amarillide
Pochi fiori hanno avuto una storia tanto controversa quanto l'amarillide. Il genere di questa pianta bulbosa infatti è stata a lungo confuso con un altro, e ancora oggi non vi è molta chiarezza in proposito. L'amarillide, appartiene al genere Amaryllis, della famiglia delle Amaryllidaceae. In passato però anche in campo botanico all'amarillide è stato attribuito il genere dell'Hippeastrum, cui in effetti somiglia molto. La principale differenza sta nel fatto che l'amarillide fiorisce senza foglie, e che i suoi fiori sono più piccoli di quelli delle piante di genere Hippeastrum, per quanto più numerosi. Il nome amarillide viene dal greco e vuol dire splendente. Volgarmente questa pianta è detta anche nuora e suocera, poichè i fiori in genere si danno le spalle, o femmina nuda, appunto perchè fiorisce senza foglie.
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Le varietà e le caratteristiche dell'amarillide
L'amarillide è una pianta che proviene dal Sud Africa, e che probabilmente fu importata in Europa già nel XVI secolo, per quanto non vi siano testimonianze certe. L'amarillide si caratterizza per la sua natura bulbosa: il bulbo si presenta tondeggiante e di colore marrone. Da esso si diramano delle lunghe foglie di forma lanceolata e di colore verde, e a primavera spuntano i fiori. I fiori hanno forma di tromba, e il loro colore va dal bianco, al rosa pallido, al fucsia. La pianta produce anche dei frutti, che contengono i semi, che possono essere usati per creare nuove piantine. Di amarillide esistono diverse specie, di cui la più diffusa è la belladonna. Ci sono poi moltissime cultivar, ovvero specie create in serra attraverso degli incroci, come la Brunswigia Josephinae, dedicata alla moglie di Napoleone Bonaparte, Giuseppina.
Come coltivare l'amarillide
I fiori di amarillide sono spesso usati come fiori recisi, ma coltivarne uno o più bulbi in casa non è molto impegnativo. L'unica accortezza che si deve avere riguarda le temperature: essendo una pianta sudafricana ha bisogno di stare in un posto non troppo freddo, quindi in genere è meglio coltivarla in vaso, all'interno. Nelle regioni più calde si può anche piantare all'esterno, in aiuola. L'amarillide può essere piantata usando i semi, ma si deve essere consapevoli che non si vedrà la prima fioritura che dopo quattro o cinque anni. In genere dunque si acquistano i bulbi, che devono essere messi a dimora in un terriccio a cui sia stata aggiunta della sabbia, perchè deve essere molto drenante. La posizione in cui collocare il bulbo deve essere piuttosto soleggiata, o in mezzombra. Il bulbo va inserito ad una profondità di circa 20 centimetri.
Amarillide: Come curare l'amarillide
L'impianto del bulbo di amarillide nel terreno deve essere effettuato tra i mesi di settembre ed ottobre, in modo da avere la prima fioritura in primavera. Alcuni coltivatori forzano le fioriture invernali, ma in genere durante il periodo vegetativo è meglio riporre i bulbi in un luogo fresco e umido, dopo aver eliminato tutte le foglie e i fiori secchi, in modo che poi tornino a fiorire vigorosi la stagione successiva. L'amarillide ha bisogno di annaffiature costanti ma non troppo abbondanti; si può usare del concime liquido e si deve prestare attenzione a che la pianta non venga attaccata da malattie come la cocciniglia e la muffa verde. Con queste cure, si potranno avere degli splendidi fiori che sono considerati simbolo di bellezza ma anche di umiltà. Attenzione però che ogni parte dell'amarillide contiene sostanze tossiche per l'organismo umano.