Di aiutare giovani donne a superare maternità difficili, orientate a quella che sembra essere l’unica soluzione possibile, l’aborto. In tante, tantissime, coloro che entrate in questo Centro per uno sfogo in cui sembravano pronte a spegnere quel respiro che già pulsava in grembo, oggi benedicono quel figlio, divenuto motivo di una esistenza. E tutte oggi dicono grazie a Paola Bonzi, direttrice del Cav della clinica Mangiagalli. Sono circa 16 mila i bambini nati dalle quasi 18 mila donne conosciute nella piccola sala della clinica.
Oggi quel luogo di rinascita e speranza è in crisi per mancanza di fondi e rischia di chiudere; se così fosse, tante altre madri non avranno in futuro la possibilità di scegliere la vita. Di essere incoraggiate, illuminate, consapevolizzate rispetto alle conseguenze del gesto intenzionato a compiere, perchè dettato dallo smarrimento, dal disorientamento di una notizia. Grazie a un appello promosso dal consigliere provinciale Nicolò Mardegan (Pdl), il mondo della società civile e politico si è mosso trasversalmente per partecipare a una serata di gala e per l’assegnazione dell’Ambrogino d’oro a Paola Bonzi.
Un modo per attirare l’attenzione su questa finestra di solidarietà. Un alzare le antenne su una struttura sociale che opera in modo bipartisan. Da destra a sinistra, dal mondo della cultura a quello dello show, dai cattolici agli atei, stanno firmando l’appello per conferire l’Ambrogino d’Oro a Paola Bonzi. Anche insospettabili come Lorenzo Strik Lievers, storico radicale pannelliano. E il suo esempio è stato importante anche per un altro radicale come il consigliere comunale Marco Cappato che ha asserito : «Io non conosco Paola Bonzi e mi informerò per capire ma ho la massima stima per Lorenzo e per la sua opinione. Se questo lavoro di Paola Bonzi è svolto in modo serio e non ideologico io non ho nessun motivo per essere contrario».
E su questa scia sono già centinaia le personalità del mondo dell’imprenditoria e delle istituzioni che stanno partecipando alla raccolta di firme per assegnare, a Paola Bonzi , la benemerenza attribuita ai Milanesi che hanno contribuito a fare grande Milano. Tra le prime firme apposte vi è quella dell’assessore regionale alla Salute e vice presidente Mario Mantovani, intervenuto alla serata di beneficenza organizzata proprio per raccogliere fondi per il ‘Centro di aiuto alla vita’. E sui social network, in primis Facebook (clicca qui per aderire), impazzano i commenti e i like per appoggiare la destinazione del premio, un premio che andrebbe a sintetizzare materialmente quella che è stata “una vita dedicata alla vita”.