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America Latina: crescono i plurimilionari nei paesi poveri

Creato il 25 settembre 2012 da Eldorado

Essere ricchi non è un peccato, ma forse un poco lo è se si vive con un capitale in banca di trenta milioni di dollari, mentre milioni di persone nel tuo paese fanno la fame. Il sito Wealth-X ha pubblicato nei giorni scorsi la classifica dei plurimilionari nel mondo, rivelando la posizione privilegiata di migliaia di facoltosi latinoamericani. 
La disuguaglianza e la disparità vengono subito a galla e si scopre che la ricchezza di pochi è proporzionale alla povertà dei più. In Centroamerica, per esempio, i tre paesi più poveri della regione sono quelli che fanno registrare più milionari: 235 in Guatemala (che raccolgono congiuntamente una fortuna di 28.000 milioni di dollari), 205 in Honduras (una fortuna di 27.000 milioni di dollari) e 190 in Nicaragua (dove il capitale è di 26.000 milioni di dollari). I più poveri? In Costa Rica (solo 85, che dispongono di 12.000 milioni), non a caso il paese dove, grazie ad un maggior rispetto delle regole democratiche, la ricchezza è maggiormente distribuita tra la popolazione.
In Honduras l’indice di povertà è aumentato negli ultimi due anni, giungendo ora a toccare un tristissimo 60% (cinque milioni di persone). In Nicaragua, dove la ricetta sandinista si sta rivelando un vero toccasana ma solo per i vertici del partito di governo, quasi la metà della popolazione vive nella stessa situazione. Sono dati dell’Onu, che fanno riflettere su quali mete si può proporre una società che pensa solo al benessere di pochi. Crescono infatti i capitali dei grandi latifondi, dei gruppi economici, delle firme di rilievo, ma la ricchezza non viene distribuita. Non è una novità e questa tendenza conferma l’inadeguatezza di un sistema che continua a premiare pochi e a castigare la maggioranza. 
In America latina girano tanti soldi. Le grandi fortune, accumulate dalle famiglie oligarchiche in alcuni paesi o nate a seguito delle rivoluzioni tecnologiche ed economiche degli ultimi anni in altri, sono in mano a 14.750 persone (e anche qui, c’è da sottolineare il dato dei poveri: 177 milioni nel 2011, secondo la Cepal). La grande maggioranza di loro vive in Brasile (con un leggero riflusso quest’anno) ed in Messico, veri e propri paradisi per fare soldi. D’altronde le economie di questi paesi sono in continua espansione e si stanno prestando alle grandi speculazioni nei settori delle mega-opere, delle nuove tecnologie e dello sfruttamento della terra e del suo sottosuolo. Non a caso, Wealth-X indica che proprio l’America latina e l’Africa saranno le regioni che aumenteranno il numero di ricchi e di profitti nei prossimi anni. Una tendenza che l’Europa può scordarsi. La crisi colpisce duro anche i milionari: in Spagna nel 2011, in 360 hanno perso questo esclusivo status, bruciando in soli dodici mesi 18.000 milioni di dollari.  Il sito di Wealth-X: http://www.wealthx.com/home/


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