Magazine Cultura

American horror story: bowie show

Creato il 12 ottobre 2014 da Cannibal Kid
Condividi
AMERICAN HORROR STORY: BOWIE SHOWAmerican Horror Story: Freak Show (serie tv, stagione 4, episodio 1) Con la nuova, quarta stagione, American Horror Story ha finalmente gettato la maschera e mostrato la sua vera natura. Più che una serie tv qualunque, è un Freak Show. L'aspetto più importante della creatura di Ryan Murphy non è tanto la narrazione, quanto mettere in scena uno spettacolo di attrazione, un circo capace di far esclamare: “OOOH!” al pubblico. Il primo episodio ne è stato un esempio lampante. Quanto capiterà nel corso del resto della stagione non è ben chiaro, però si è trattato di uno show che ha messo vari singoli momenti e svariati personaggi bene in mostra. Vediamo quali.
ATTENZIONE SPOILER
Il primo personaggione di questa stagione ambientata in un freak show degli anni '50 è un doppio personaggione: Sarah Paulson in versione siamese dream. Due Paulson al prezzo di una e più diverse non le si potrebbe immaginare. Una testa è una bigottona timorata di Dio, l'altra è un mignottone da competizione. Non è però detto che i ruoli nel corso della stagione non possano cambiare... Quello della Paulson è non solo un (doppio) personaggio pieno di potenziale a livello umano, ma è anche l'occasione per Ryan Murphy di sbizzarrirsi a livello registico con degli split screen che rimandano dalle parti dei thriller di Brian De Palma.
AMERICAN HORROR STORY: BOWIE SHOW
Incontriamo poi il pagliaccio. Chi mi conosce lo sa. I clown mi inquietano parecchio fin dai tempi dei traumi infantili con It e il Twisty the Clown qui presente è ancora più spaventoso. Sembra la versione Slipknot di Ronald McDonald. Se avessi 6 anni, ne rimarrei traumatizzato forever. Oltre a far venire i brividini sulla pelle al solo vederlo, lo scemo pagliaccio ci regala anche uno tra gli omicidi più efferati e cruenti visti di recente in tv. E non solo in tv, anche perché, non so voi, ma nella vita di tutti i giorni non è che mi capiti di assistere a molti omicidi. Non solo il clown ammazza a volontà, più di Telespalla Bob, ma si mette pure a rapire un ragazzino e una giovane fanciulla. Nella parte di quest'ultima si rivede con piacere Skyler Samuels, la ragazza-gatta della serie troppo prematuramente cancellata Le nove vite di Chloe King.
AMERICAN HORROR STORY: BOWIE SHOW
Dopo il Coven, ritorna qui Kathy Bates, con una parte a lei particolarmente congeniale, quella della donna barbuta. Donna barbuta, sempre piaciuta? Ma anche no, grazie.
AMERICAN HORROR STORY: BOWIE SHOW
C'è quindi di nuovo anche il pupillo di Ryan Murphy, Evan Peters, di ritorno pure in questa nuova stagione e con addosso i panni da Marlon Brando di turno. Il giovane Marlon Brando de Il selvaggio, non quello ciccio bombo di fine carriera, meglio specificare. Cos'ha quindi di strano questo giovine? Ha delle dita di una lunghezza esagerata. Un difetto fisico che però trasforma in un superpotere per far squirtare le donne.
AMERICAN HORROR STORY: BOWIE SHOW
E poi c'è questa creaturina qui sotto che fa una tenerezza infinita.
AMERICAN HORROR STORY: BOWIE SHOW
La grande trascinatrice dello show resta però sempre lei: Jessica Lange. Il personaggio che interpreta è un po' il suo solito: la tipa bossy e tiranna dal cuore di ghiaccio. La sua particolarità è che canta, o meglio è un'aspirante cantante. Se ha messo su un Freak Show è infatti più che altro per poter esibire le sue doti vocali. D'altra parte, in American Horror Story la colonna sonora ha sempre rivestito un ruolo importante, si veda la presenza della musica di Stevie Nicks e dei Fleetwood Mac come personaggio aggiunto del Coven o il memorabile numero musicale sulle note di “The Name Game” nell'Asylum. Ecco, a questo giro Ryan Murphy e la Lange ci regalano un'altra scena da inserire subito tra i momenti televisivi cult di quest'annata, l'interpretazione di “Life on Mars?” di David Bowie, perfetta per l'occasione visto che il suo testo a un certo punto dice: “It's the freakiest show”.
Una performance decisamente a effetto, checché ne dica alla Lange quella invidiosa di Frances Conroy.

Una canzone di David Bowie dei primi '70 dentro una serie ambientata negli anni '50? I puristi della logica temporale potrebbero gridare allo scandalo, mentre tutti gli altri potrebbero gridare dallo stupore, ma dopo Moulin Rouge! ricontestualizzare pezzi del “futuro” in contesti passati è una pratica post-moderna diventata assai consueta. A questo punto, cosa ci dobbiamo aspettare per le prossime puntate? Una cover di “Le Freak” degli Chic? Di “Freak” dei grunge rockers Silverchair? O persino di “Freak” di Samuele Bersani?

Quest'ultima canzone magari è un po' improbabile, però quando si ha a che fare con una serie di Ryan Murphy, l'autore oltre che di AHS anche di Nip/Tuck e Glee, non si può mai sapere. Così come non si può sapere cosa ci attende per il resto di questa nuova misteriosa stagione, per adesso partita bene ma che, rispetto alle precedenti, pare un po' troppo seriosa e contenuta a livello di ironia e senso dell'umorismo. Quello che si sa è che nei prossimi episodi pare che Jessica Lange si cimenterà pure con un brano di Lana Del Rey, non si sa ancora quale. “Video Games” come testo potrebbe risultare un po' troppo in anticipo sui tempi, considerando come negli anni '50 manco sapevano cosa fossero. Anche a livello di sviluppo nella trama è davvero difficile immaginare dove andrà a parare questa nuova Storia dell'Orrore Americano, visto che devono ancora entrare in scena parecchi attori che diventeranno ricorrenti, come Michael Chiklis, Angela Bassett, Wes Bentley, Gabourey Sidibe, Patti LaBelle e soprattutto la (almeno da me) attesissima Emma Roberts. Qualunque cosa capiterà, non importa. L'importante è mettersi seduti comodi, pronti a essere meravigliati dalle continue trovate a effetto di Ryan Murphy. Perché questa non è tanto una serie qualunque. Questo è un inquietante, dannato, bellissimo Freak Show.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :