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Amianto, il killer che si annida nei phon

Creato il 18 settembre 2010 da David

Amianto, il killer che si annida nei phon

di David Crucitti - L’Italia è stata uno dei maggiori produttori ed utilizzatori di amianto fino alla fine degli anni ’80. Divulgare una notizia accertata non potrebbe certamente creare inutili allarmismi, ma si limiterebbe  al diritto ed al dovere di rendere pubblico un pericolo sconosciuto a molti.

L’amianto, il famigerato minerale cancerogeno che si trova in natura, è stato purtroppo utilizzato in larga scala grazie alle sue molteplici capacità d’impiego, ed oggi, dopo il divieto internazionale al suo utilizzo, l’Italia sopporta le conseguenze dei livelli dell’elevata esposizione. Non tutti ne sono a conoscenza, ma fino al 1992, le resistenze dei  phon professionali e per uso domestico venivano rivestite di amianto. Non essendo quest’ultimo conduttore di calore, e quindi un perfetto isolante, si presenta sottoforma di cartoncino, ma lo si può trovare anche in piccole tavolette appoggiate sulla resistenza.

Più che in ogni altro elettrodomestico fabbricato con l’utilizzo dell’amianto, nei phon l’esposizione alle fibre di asbesto è diretta, e ne è causa la ventola che, soffiando dall’interno, propaga il minerale (sensibile al caldo ed al freddo) direttamente nell’ambiente rendendo praticamente certo il rischio di essere inalato.

Una sola fibra d’amianto, 1300 volte più sottile di un capello umano, è in grado di causare un tumore terribile, il Mesotelioma della pleura e del peritoneo. Ad oggi, purtroppo, per questa malattia non esiste cura, le fibre inalate possono rimanere incubate anche trenta anni, e una volta presentatosi il male, la medicina può far ben poco, anzi, nulla.

Il Registro Nazionale dei Mesoteliomi ( ReNaM ) afferma quanto sia fondamentale capire e scoprire dove l’amianto sia stato utilizzato, valutando soprattutto il nesso di causalità con i lavori svolti dai casi di mesotelioma, il tipo di attività che i malati di questo cancro hanno svolto anche nel loro antico passato, casalinghe comprese.

E’ stato dimostrato che l’esposizione non ha interessato solo chi ha prodotto la tavola isolante in amianto (cioè l’operaio di un’industria tipica di trasformazione dell’amianto), oppure solo chi ha usato la tavola isolante nella produzione di un elettrodomestico (cioè l’operaio di una fabbrica che si limitava ad utilizzare tra gli altri materiali, anche quelli contenenti amianto).

E’ invece stato scoperto che anche l’utilizzatore professionale del manufatto (cioè il parrucchiere che ha usato il phon o il lavandaio che ha usato il ferro da stiro) è stato colpito da mesotelioma senza avere avuto mai contatto visibile o dimostrabile con l’amianto.

I casi attribuibili a quella che viene chiamata la terza (o anche quarta) ondata di mesoteliomi non sono affatto rari, e le loro cause sono molto difficili da capire ed ancor più da dimostrare.

Non esiste soglia di sicurezza al di sotto della quale il rischio di cancro sia nullo: ogni esposizione all’amianto produce un rischio di mesotelioma.

“L’esposizione a qualunque tipo di fibra e a qualunque grado di concentrazione in aria va pertanto evitata” ( Organizzazione Mondiale della Sanità, 1986).

Sono stati accertati decessi di barbieri a causa del mesotelioma, decessi di soggetti che con l’amianto credevano di non avere nulla a che fare, ma comunque riconducibili alla continua esposizione di asbesto rilasciato dagli asciugacapelli e le successive analisi effettuate sui phon hanno confermato il peggio.

Il riscontro di amianto nei vecchi phon fornisce importanti chiarimenti e delucidazioni sulle cause dell’insorgenza di mesoteliomi della pleura e del peritoneo in categorie di lavoratori che si pensava non fossero esposti a rischio amianto.

Amianto, il killer che si annida nei phon



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