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Amianto, Jotta e Salini confutati dal Parlamento europeo. L’eternit resta sui tetti ma nessuno, svaniti gli affari, si lamenta più

Creato il 13 giugno 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Rileggere il comunicato Luci sulla questione dell’amianto, com’era trattata nel 2010 prima dell’arresto di Pierluca Locatelli, Franco Nicoli Cristiani e altre cinque persone, è istruttivo. Innanzitutto il flusso delle notizie non merita di imporre che cosa è presente e attuale e che cosa è passato: il punto d’incontro fra minuta cronaca, dichiarazioni arroganti ed elaborazioni meditate come quella qui riportata di Luci Cremona resta una luce nella nebbia della politica maligna.
Rammemorando che ben tre discariche d’amianto sono state sequestrate in Lombardia proprio perché l’interramento della sostanza cancerogena è rischiosissimo, ripensando che il Parlamento europeo il 14 marzo ha definito rifiuto pericoloso l’amianto, bandito le discariche e promosso l’inertizzazione, si può concludere che la valanga di menzogne autoritarie che hanno promosso la discarica di CL a Cappella Cantone erano tutte strumentali e immeritevoli di essere promosse da ipotesi a tesi. Solo la politica crea bizzarrie come la dichiarazione jottica. E Jotta (Pdl) era e resta un protagonista del mal di centrodestra. Come un ingegnere meccanico abbia maturato convinzioni dogmatiche sullo smaltimento della pericolosa sostanza resta un enigma.
Nel frattempo, mentre l’Asl ha già ricevuto i dati per il censimento dell’amianto, si può notare che l’eternit sul supermercato Simply di via Ciria resta dov’era, tanto per fare un esempio. E molto altro non è stato bonificato. Come sempre prima il profitto, poi la salute.
Il pericolo dell’amianto sui tetti il centrodestra se l’è scordato, svanito l’affarone ciellino di Cappella Cantone.

http://www.lucicremona.it/lavori-in-corso/22-varie/37-amianto-sui-tetti

Amianto sui tetti
Giovedì 17 Giugno 2010
L’ing. Mino Iotta coordinatore provinciale del PdL e casualmente anche pacatissimo Presidente ALER (Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale) di Cremona affermava perentorio in una sua intervista a La Cronaca del 23 maggio 2010 pagina 2:
“L’amianto è pericoloso quando sta sui tetti, dove può liberare le sue particelle. Ma quando arriva nel punto di stoccaggio è perfettamente sigillato. Ora, se non si vuole essere ottusi, non si può non concordare sul fatto che una volta stoccato non è assolutamente pericoloso. Bene fa Salini a muoversi in questa direzione al di là delle critiche ideologiche.”

Per gli smemorati la “direzione” del Presidente della Provincia è quella illustrata da Il Corriere della Sera del 28 aprile 2010: dei cinque impianti previsti per smaltire entro il 2016 come indicato dal PRAL (Piano Regionale Amianto Lombardia) l’amianto regionale (2.700.000 metri cubi secondi il censimento incompleto) due dovrebbero essere localizzati nella nostra provincia. Per Cappella Cantone discarica da 261.000 metri cubi (conferenza di servizi il 17 giugno 2010 ore 9,30 in Regione); per Cingia dé Botti discarica da 369.000 metri cubi. Dal 1993 al 2004 sono morte in Lombardia per amianto 1.025 persone: il tasso di mortalità raggiungerà il suo picco nel 2015. A costo di passare per ottusi ed ideologicamente retrogradi, visti i precedenti disastri ambientali petroliferi e non, ci permettiamo di dissentire dalle sicurezze dell’Ing. Pres. Iotta. Chi volesse pervicacemente approfondire, nonostante le categoriche assicurazioni del Presidente ALER, veda i documenti al blog “Cittadini contro amianto” e i dossier di Legambiente “Liberi dall’amianto” del novembre 2009 e “I ritardi dei Piani regionali per la bonifica dell’amianto” dell’aprile 2010 entrambi scaricabili dalla rete. Una cosa però nella sua intervista la condividiamo: “l’amianto è pericoloso quando sta sui tetti, dove può liberare le sue particelle”. Da quanto è dato sapere all’ufficio ecologia del Comune, deputato per le segnalazioni di presenza di amianto nei fabbricati e terreni, non risulta un censimento dell’amianto, non ci sono fondi per approntarlo né personale addetto all’organizzazione. Dal 2003 ASL avrebbe dovuto approntare un registro pubblico “degli edifici industriali e ad uso abitativo, dimessi o in utilizzo, degli impianti, dei mezzi di trasporto e dei luoghi con presenza o contaminazione di amianto” legge n. 17/2003. Se esiste è possibile consultarlo?
Nel nostro piccolo ci permettiamo di segnalare che nella nostra città, di fronte all’ITIS Torriani, edificio scolastico frequentato da centinaia di persone, c’è l’ex fabbrica Armaguerra dove l’amianto abbonda ed è assolutamente degradato. C’è speranza che qualcuno si muova prima del dicembre 2015 per risanare e rimettere in sicurezza l’area? La stampa cremonese, il referente dei Verdi Juri Brocchieri, il Comitato del quartiere Po hanno già segnalato ripetutamente la presenza di una copertura adiacente al supermercato Simply di via Ciria che ASL Cremona ha definito il 28/4/2010 “struttura in cemento-amianto non ecologico”. C’è speranza che chi è preposto a vigilare sulla nostra salute (Sindaco ed ASL) solleciti la rimozione del manufatto prima del dicembre 2015?

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