Sabrina Giarratana, Arianna PapiniFatatrac, 2008, 44 pIllustratoEtà di lettura: scuola dell'infanzia, scuola primaria
Nelle opere di Sabrina Giarratana, scrittrice e poetessa bolognese, il viaggio è spesso il fulcro centrale in torno a cui si sviluppano storie, filastrocche e poesie. Un viaggio per conoscere e porsi in relazione con l'altro, per imparare a rispettare la terra e le sue risorse, per convivere insieme senza barriere e pregiudizi. Parole e pensieri riescono così ad evocare immagini, colori, sapori e odori che, supernado confini e limiti, ci conducono alla scoperta di terre lonatane, creano legami e sentieri da seguire con lo sguardo e con la mente.Attraverso 21 filatrocche che hanno per protagoniste le meraviglie del creato e i suoi elementi (aria, acqua, nuvole, sassi, nebbia, neve, sole, stelle, onde ..), AMICA TERRA in particolare tocca temi complessi e sempre più importanti come quello dello sviluppo sostenibile la cui filosofia di base ruota attorno a quella che viene definita regola delle tre E "ecologia, equità, economia". Riprendendo le rilfessioni di Greenreport, che nel 2008 ha curato un'attenta recensione del libro, testo e immagini invitano grandi e piccini al rispetto della natura e delle sue creature, sottolienando l'importanza della "diversità culturale", considerata il quarto pilastro dello sviluppo sostenibile, secondo il concetto ampliato e rivisto nel 2001 dall'UNESCO: “la diversità culturale è necessaria per l´umanità quanto la biodiversità per la natura (...) la diversità culturale è una delle radici dello sviluppo inteso non solo come crescita economica, ma anche come un mezzo per condurre una esistenza più soddisfacente sul piano intellettuale, emozionale, morale e spirituale”. (Greenreport). Proprio sul piano della diversità è importante iniziare a riflettere per comprendere come la ricchezza del mondo debba essere protetta e preservata mettendo in atto nuovi modelli comportamentali condivisi e sostenebili. Un viaggio attraverso le rime che vuole dunque essere un omaggio alla natura in ogni sua forma ed espressione, ma anche un monito per grandi e piccini per non dimenticare che ciò che abbiamo è un bene prezioso da curare e preservare. E come già sottolineato, ognuno di noi ha la responsabilità di farlo nel mondo migliore possibile, condividendo i doni che ci offre e convivendo pacifcamente con ogni creatura che proprio dalla terra trae origine e rifugio.
Parole e immagini poetiche danno voce alle ricchezze delle natura e ne denunciano i soprusi: la Terra depositaria di storie e momorie, dimora di ogni nazione; la pioggia che scende, che accarezza e pulisce; l'albero che unisce la terra e il cielo, ma che rischia di essere abbattutto per sempre; l'aria indispensabile per sovravvere, ma che putroppo se inquinata dannosa e pesante; il mare con le sue acque pronte a donare e ospitare la vita; le antiche montagne rugose dalla cui vetta osservare le meraviglie che ci circondano, i sassi di cui la terra è fatta, millenari e dai mille volti; le nuvole matte che attraversando il cielo ci regalo percorsi immaginari con cui sognare; ... l'uomo a cui il testo si rivolge perchè possa ricordare che il suo ruolo nel mondo, terra di tutti senza distinzione di razza e di colore, è quello di guardiano e difensore,"(...) Una è la terra, una e di tutti. Alberi, uomini, pesci e frutti. E nella terra ciascuno ha il suo posto. Difendi il tuo a qualunque costo. E se ti perdi e non sai dove andare tu segui sempre la strada del cuore (...)". Un inno alla vita e un messagio speranzoso per il futuro perchè tu "Uomo che stai venendo al mondo" possa amare sempre "con cuore profondo".
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