Ci sono storie che agli americani piacciono tanto perché sono fortemente legate alla loro società e al mondo in cui nascono e crescono. Noi d’oltreoceano possiamo solo stare a guardare e ad immaginare. Immaginare come potrebbe essere frequentare un enorme college, crescere tra riti di passaggio e confraternite, aspettare con ansia il ballo di fine anno ed invidiare la reginetta di turno, la più bella, meravigliosa ed intelligente (ed ovviamente biondissima) fanciulla americana. Dentro Amiche Nemiche, serie televisiva statunitense creata da Robert Harling e prodotta da Darren Star (già produttore di Sex and the city, Beverly Hills 90210 e Merlose Place), questi ingredienti ci sono tutti.
Solo che vengono raccontati con il riflesso di qualche anno dopo. Infatti quando la bella Amanda Vaughn, interpretata dalla attrice e modella Leslie Bibb, dopo la morte del marito torna nella sua città natale in Texas, con due figli al seguito, ma un corpo da ventenne, le “cagnette” del paese gridano alla scandalo e le giurano vendetta. Eh sì, perché pare che la bella Amanda, che ora esibisce un carattere docile, moderato ed attento alle esigenze del prossimo, nei suoi dorati trascorsi fosse una vera arpia. Durante gli anni passati nel college più esclusivo di Dallas era conosciuta per la sua perfidia forse più che per la sua bellezza, e le ex ragazzine a cui ha rovinato l’adolescenza sembrano proprio non averlo dimenticato.
C’è Sharon, ex reginetta di bellezza dal girovita molto ammorbidito dalla routine matrimoniale, che seppur passati quindici anni non ha dimenticato quando Amanda le tolse la corona, ne tantomeno il debole che suo marito Zack ha sempre avuto per lei. Poi c’è Cricket, donna d’affari tutta d’un pezzo, a cui Amanda ha avvelenato gli anni di college mettendo in giro brutte voci sul suo conto, ed infine Carlene, la più agguerrita ed infaticabile rivale di Amanda. La sua adolescenza è stata totalmente condizionata dalle prese in giro e dai pesanti scherzi della sua “amica”, tanto da far ricorrere Carlene ad una serie interminabile di interventi di chirurgia plastica (che si vedono tutti sul volto dell’attrice Kristin Chenoweth).La vita texana di Amanda ricomincia così, cercando di far capire alle sue “amiche” di essere cambiata, di non essere più quella di un tempo. “Amanda, Amanda, Amanda…”: loro però le rendono la cosa molto difficile.Su tutto ciò domina incontrastata la religiosa cristianità della bigotta provincia americana, dove i viziucci personali e familiari si nascondono sotto il tappeto, in nome della misericordia, l’onestà e l’aiuto per il prossimo. Come ogni storia che si rispetti c’è anche un “aiutante”: la bella Heather che, nonostante l’amicizia con Carlene, è l’unica ad accettare le scuse di Amanda e a credere nel suo cambiamento.
L’ironia, l’esuberanza, la spigliatezza dei molti caratteri, tanto assurdi quanto assolutamente coerenti, è il fiore all’occhiello di questa serie. Amiche nemiche è basata sul romanzo del 2008 Good Christian Bitches (buone stronze cristiane) di Kim Gatlin e sin dall’inizio delle fasi di lavorazione, nel settembre 2010, fu considerata l’erede di Desperate Housewife in versione texana. Ma ahimè, gli americani sono disegnati bigotti perché lo sono davvero e la vicinanza di due termini come bitches e christian ha fatto gridare allo scandalo; o per usare l’espressione del produttore Robert Harling: “ha alzato un sacco di sopracciglia”. Il primo promo raffigurava un serpente che si avvinghia intorno alle gambe di una bionda mozzafiato. È stato troppo. Migliaia di persone hanno firmato una petizione, portata avanti dalla American Family Association per impedire che la rete ABC usasse quel termine e quella indigesta associazione:
«With a title like Good Christian Bitches, you can imagine what kind of show it will be. Even if they change the title, the content will still mock people of faith» – «Con un titolo come Good Christian Bitches, si può immaginare che tipo di spettacolo sarà. Anche se cambiasse il titolo, il contenuto cotinuerà a prendere in giro i credenti».
Il network decise dunque di cambiare il titolo in GCB: Good Christian Belles. Da stronze a reginette di bellezza.
Le serie ha debuttato in America nel marzo scorso, in sostituzione della sfortunata sorella Pan am, ma il detto “bene o male purché se ne parli” questa volta non ha funzionato: la ABC ha deciso di non rinnovare per una seconda serie. Peccato, però. Certo nessuno ha gridato al miracolo di una serie innovativa, ma sicuramente Amiche Nemiche era un piccolo gioiellino di ironia, humor e leggerezza. Anche in questo caso purtroppo la traduzione italiana del titolo ha calato un immeritato manto di banalità sulla serie.