Siamo cresciute male. Ci hanno raccontato favole piene di principi azzurri. Spuntavano come i funghi, con i cavalli bianchi, i capelli puliti e lisci. C’erano anche gli orchi e i lupi cattivi, a onor del vero, ma a chi si dava maggiore importanza? Al principe che arriva a salvare la principessa sfortunata (se non in pericolo) e contestualmente ti concede l’happy ending!
Ergo, tu, donna, da sola non puoi vivere felice: deve arrivare un uomo in calzamaglia a completare l’opera.
La principessa delle favole si accordava e accontentava, pur senza minimamente conoscere l’uomo in azzurro (e forse era proprio questo a renderla così felice: l’incoscienza, la non consapevolezza, l’ignoranza su chi si stesse mettendo in casa).
Negli anni, ci hanno talmente farcito di sciocchezze sul principe azzurro, da farci persino male, almeno secondo uno studio inglese che sostiene che i romanzi rosa sono nocivi. Fanno male perché le donne (gli uomini difficilmente leggono romanzi rosa, credo non riuscirebbero a sopportare che i protagonisti maschili – finti – hanno spesso più spessore di loro – veri – che li stanno evocando solo con la forza della lettura) leggendoli si creano false attese sul partner.
E’ cresciuta con queste false attese anche la protagonista di “Amici di letto” – film uscito la settimana scorsa nelle sale - che ha un nome maschile, Jamie, ma è interpretata da una bellissima attrice, Mila Kunis (quella de “Il cigno nero”, per intenderci: occhi fantastici, corpo stupendo seppure un po’ piatta, pelle olivastra). Jamie aspetta il principe azzurro perciò è considerata emotivamente disturbata e, quindi, puntualmente scaricata. Fa la cacciatrice di teste e grazie a questo lavoro incontra Dylan (Justin Timberlake) e lo convince a trasferirsi da Los Angeles a NY. Jamie diventerà la “migliore amica” di Dylan e, a un certo punto, anche la sua “scopamica”. In maniera cosciente, consapevole. Sesso senza complicazioni, tanto sono amici. E qui vuol dire che tanti e tanti film e tanti e tanti libri non ci hanno proprio insegnato nulla: non si può fare senza complicazioni. Le complicazioni arrivano sempre e solitamente fanno più male alle donne. Non vi racconto il resto del film - anche se è scontato sin dalla prima scena - perché trattasi di commedia carina, molto divertente in alcuni punti e anche un po’ amara in altri. Non so se consigliarvi di andare al cinema a vederlo: forse basta un dvd. Astenersi confuse in amore e amiche di letto in carica: potrebbe nuocere gravemente alla salute.
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