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Amicus Plato

Creato il 17 agosto 2012 da Malvino
«Pur essendoci care entrambe le cose, gli amicie la verità, è dovere morale preferire la verità»Etica Nicomachea (I, 4, 1096a) Sono costretto a salire sulla scaletta per raggiungere le mensole alte – alla mia età comincia a diventare fastidioso – per tirar giù ancora una volta i sei volumi dell’Opera omnia di Luigi Sturzo. Dal VI volume (1957-1958): «Sul proporzionale ho cambiato idea nel 1950». Scrive che, dopo esserne stato un fiero sostenitore, è proprio nel 1950 che ha cominciato a nutrire dubbi su quel sistema elettorale, non in assoluto, ma solo per «come viene attuato in Italia a differenza dagli altri paesi». Dal V volume (1954-1956): «Non pochi si meravigliano della mia recente opposizione alla proporzionale». Lo scrive nel 1954 e scrive «recente». A conferma, valga quanto si legge nel I volume (1946-1948). Si tratta di uno scritto del 1948: «Fortuna o sventura, noi europei continentali siamo così divisi per idealità, per interessi e per metodi da non poter ridurre la lotta politica ai due partiti classici dei paesi anglosassoni».Ciò detto, e rammentando che Luigi Sturzo torna in Italia il 27 agosto 1946, come è possibile sostenere che «era tornato dall’esilio statunitense convertito al sistema uninominale»? Lo sostiene Massimo Bordin (Il Foglio, 17.8.2012).

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