I film horror Anni 80 sono strani nel senso che ispirano sempre un sentimento di nostalgia anche quando si tratta di cag..e pazzesche, come in questo (quasi) demenziale caso. Questo perché noi over 30 che un po' di quell'epoca ce l'abbiamo tatuata nel cuore non riusciamo ad essere totalmente cattivi verso film che nel bene o nel male hanno fatto storia. Del resto i film horror venivano ancora trasmessi nella nostra vecchia e gloriosa televisione analogica senza la deleteria presenza del Moige che nel corso degli anni ci ha portato via tanta libertà (soprattutto da un punto di vista cinematografico). Avevamo magari fratelli o sorelle più grandi che riuscivano a stare svegli per vedere la mitica trasmissione presentata da Zio Tibia che introduceva sempre qualche bella perla horrorifica. Io ero piccola e avevo una fifa matta di tutto ciò che incuteva terrore ma già da adolescente ho colmato parecchie lacune, per fortuna non tutte così da lasciarmi ancora qualche bella chicca anni 70 e 80. Questo film per esempio non l'avevo mai visto nonostante il titolo sia abbastanza celebre anche per chi non è un appassionato del genere. Come si intuisce dal titolo il tema portante è quello dei vampiri che ha dato numerosissimi frutti da Nosferatu in poi, con risultati non sempre apprezzabili ma comunque per certi versi sempre affascinanti. In questo caso il protagonista è il giovane Charlie, un ragazzo tutto latte e film horror, uno che preferisce la visione di Ore d'orrore piuttosto che fare sesso con la sua ragazza. Un giorno scopre che il suo nuovo vicino di casa è un affascinante quanto terribile vampiro che presto cercherà di eliminare lui, il suo amico ammazzavampiri (il conduttore della trasmissione preferita di Charlie) e di fare sua la fidanzatina di Charlie che gli ricorda (sai che novità) il suo amore perduto secoli prima. La trama non è granché ma bisogna ammettere che l'elemento di qualità secondo me sta nel trucco che per l'epoca era veramente all'avanguardia. I vampiri del film passano da un bell'aspetto fisico alla mostruosità più assoluta grazie a tanti effetti speciali che ora come ora possono apparire grezzi ma che all'epoca dovevano costare tempo, fatica e denaro. Non siamo davanti ad un capolavoro, intendiamoci, anzi si tratta di un filmetto abbastanza piatto se si esclude il finale scoppiettante e qualche gag vetusta ma abbastanza divertente. Non manca come al solito un finale non finale che sembra presagire un sequel che in realtà è stato fatto oltre ad un recente (quanto inutile) remake con protagonista Colin Farrell (Il vampiro della porta accanto). Voto 6
Magazine Cinema
I film horror Anni 80 sono strani nel senso che ispirano sempre un sentimento di nostalgia anche quando si tratta di cag..e pazzesche, come in questo (quasi) demenziale caso. Questo perché noi over 30 che un po' di quell'epoca ce l'abbiamo tatuata nel cuore non riusciamo ad essere totalmente cattivi verso film che nel bene o nel male hanno fatto storia. Del resto i film horror venivano ancora trasmessi nella nostra vecchia e gloriosa televisione analogica senza la deleteria presenza del Moige che nel corso degli anni ci ha portato via tanta libertà (soprattutto da un punto di vista cinematografico). Avevamo magari fratelli o sorelle più grandi che riuscivano a stare svegli per vedere la mitica trasmissione presentata da Zio Tibia che introduceva sempre qualche bella perla horrorifica. Io ero piccola e avevo una fifa matta di tutto ciò che incuteva terrore ma già da adolescente ho colmato parecchie lacune, per fortuna non tutte così da lasciarmi ancora qualche bella chicca anni 70 e 80. Questo film per esempio non l'avevo mai visto nonostante il titolo sia abbastanza celebre anche per chi non è un appassionato del genere. Come si intuisce dal titolo il tema portante è quello dei vampiri che ha dato numerosissimi frutti da Nosferatu in poi, con risultati non sempre apprezzabili ma comunque per certi versi sempre affascinanti. In questo caso il protagonista è il giovane Charlie, un ragazzo tutto latte e film horror, uno che preferisce la visione di Ore d'orrore piuttosto che fare sesso con la sua ragazza. Un giorno scopre che il suo nuovo vicino di casa è un affascinante quanto terribile vampiro che presto cercherà di eliminare lui, il suo amico ammazzavampiri (il conduttore della trasmissione preferita di Charlie) e di fare sua la fidanzatina di Charlie che gli ricorda (sai che novità) il suo amore perduto secoli prima. La trama non è granché ma bisogna ammettere che l'elemento di qualità secondo me sta nel trucco che per l'epoca era veramente all'avanguardia. I vampiri del film passano da un bell'aspetto fisico alla mostruosità più assoluta grazie a tanti effetti speciali che ora come ora possono apparire grezzi ma che all'epoca dovevano costare tempo, fatica e denaro. Non siamo davanti ad un capolavoro, intendiamoci, anzi si tratta di un filmetto abbastanza piatto se si esclude il finale scoppiettante e qualche gag vetusta ma abbastanza divertente. Non manca come al solito un finale non finale che sembra presagire un sequel che in realtà è stato fatto oltre ad un recente (quanto inutile) remake con protagonista Colin Farrell (Il vampiro della porta accanto). Voto 6
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