Tipo le pannocchie al burro, ne mangerei 20 di fila. Anche se poi ogni volta le maledici per tutti i cosini (perché, voi come li chiamate?) che ti rimangono tra i denti e devi chiamare uno speleologo per toglierli.
I coccodrilli pancia bianca. Sogno proibito in ogni momento di noia. Ma quelli gialli no, quelli mi fanno schifo perché sanno di detersivo per il bagno.
Li tengo sempre per ultimi e li mangio nei momenti di disperazione, quando mangio anche il cioccolato fondente.
Le lenzuola pulite, appena messe. E fredde, anche d'inverno.
Le pubblicità. Perché sono l'unica che non cambia canale quando finisce il primo tempo.
Perché mi piace essere infinocchiata dal marketing più bieco, mi danno il tempo di fare pipì o di preparare un toast.
I gatti. Che da quando li ho scoperti mi hanno rovinato la vita.
Cagnara da sempre, adesso mi vedete strisciare sotto alle macchine per fare miao ai randagi.
Il Natale. Perché il periodo è quello giusto per dirlo e ieri sera ho finalmente fatto l'albero.
E lo vorrei tenere tutto l'anno.
E non capisco perché non si possa decorare un albero per la primavera, tutto pieno di fiori di pesco, per Pasqua con appese le uova e per l'estate. Con appesi... boh. Dei margarita ghiacciati per esempio.
Guidare. Da sola.
Che la macchina è l'unico luogo dove canto così non mi sente nessuno e posso tenere i finestrini abbassati per far sentire alla gente la musica
Il rosa.
E non il fuxia che è un colore che mi fa schifo e tutti gli uomini pensano che se regali a una donna qualcosa di fuxia questa sbarella. MA DOVE?
L'unico rosa degno di essere preso in considerazione è questo.
Le persone che che sanno stare a tavola.
Rare da trovare come un bell'abito di Prada da sera. Che, cara Miuccia, tutto sapete fare tranne gli abiti da sera.
Ma non vi fa ribrezzo cenare con uno che tiene il gomito sul tavolo?
Così, per dirne una.
To be continued...