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Amor omnia vincit

Creato il 10 marzo 2014 da Artesplorando @artesplorando

Amor omnia vincit

Caravaggio, Amor omnia vincit

Vi guarda con il suo sorriso ambiguo Amor omnia vincit di Caravaggio. E' innegabilmente un'opera ambigua, ma non per ciò che che salta all'occhio subito, quel giovane garzone amante del pittore che ha già una gamba divaricata sul letto disfatto. Il quadro era stato acquistato da Vincenzo Giustiniani (quello dell'attuale Palazzo del Senato a Roma), uomo dall'aspetto severo ch'era venuto in arca papalina a far il banchiere, investendo i risparmi che gli erano rimasti dopo che i turchi gli avevano portato via la sua isola di Chio. Per meriti economici fu immediatamente fatto marchese. Teneva il quadro in casa dietro a una tendina perché pure a lui sembrava eccitante, eccellente e un po' fuori luogo. Ma ciò che vi deve colpire seriamente sono le ali nere, che per la prima volta appaiono nella pittura occidentale.Il quadro è oggi a Berlino, dove di ali nere se ne sono viste tante. Era arrivato lì per caso. Quando le truppe napoleoniche ridussero Roma  a un luogo senza denaro, uno dei napoleonici che fece fortuna, inizialmente come esperto di drenaggi idrici, fu tale Tourloin. Divenne ricco tanto, nobile, forte, cioè divenne il principe di Torlonia. Notissimo cravattaro, mestiere che consiste nell'avere denaro, prestarlo a tasso d'usura e portare via roba al malcapitato che non riesce mai a restituire. Vittima del Torlonia fu l'ultimo dei Giustiniani che gli lasciò quasi tutto ciò che possedeva, compreso il Caravaggio. Torlonia lo vendette, dopo il Congresso di Vienna, al re di Prussia che stava riorganizzando le muse di Berlino. C'è da chiedersi come mai il colore delle ali degli angeli cambia con l'evolvere del tempo. Le ali colorate provengono dalla tradizione alessandrina dove così già erano da quando Alessandro Magno da casa sua se le portò dove erano appannaggio dei putti e le fece incrociare col colore degli scarabei dipinti sui muri egizi. Le alessandrine divennero veneziane  quando i veneziani rubarono San Marco. Da veneziane divennero mondiali. Erano il simbolo della cultura d'Oriente e per questo motivo Giotto l'oppositore le dipinse monocrome ai suoi putti. Solo con la caduta di Costantinopoli non fu più necessario dichiarare la parentela bizantina. Le ali potevano diventare ciò che si desiderava. Alcuni le dipinsero bianche. Caravaggio con il suo umore nero, le dipinse del colore conseguente.

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