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Amor sacro e Amor profano

Creato il 31 agosto 2013 da Artesplorando @artesplorando

Amor sacro e Amor profano

Tiziano, amor sacro e amor profano

Non mi addentrerò nelle diverse interpretazioni che sono state date a quest'opera, lascio ai critici questo compito, e se siete curiosi nella pagina di wikipedia li trovate. Ma piuttosto vorrei contestualizzare l'opera con l'artista ed il suo tempo.Questo dipinto è il simbolo di come l'umanesimo possa corrompere la fierezza militare e militante dell'agreste ch'era diventato pittore ufficiale della Serenissima dopo la morte di Bellini. Il putto gioca nel sarcofago della storia antica come Bembo o Marsilio Ficino avevano giocato nei miti di Ovidio. Vestito o nudo, per il cadorino Tiziano, l'amore è femmina. Le due donne, dalla fisionomia simile, tengono in mano attributi iconografici e intrecciano sguardi tra esse e con lo spettatore. Sullo sfondo si vedono una città, dei cavalieri alla caccia e dei pastori. La scena ha abbandonato le acque lagunari per le ricchezze della terraferma, proprio come la Repubblica dopo la lega di Cambrai, e come farà fra poco il principe degli architetti Palladio, che si darà a far ville. Dopo gli anni delle battaglie per Venezia è venuta l'era del compiacimento. E lui, il pittore, non ancora quarantenne quando realizza questo quadro, è ormai provvisto d'esenzione fiscale e d'una rendita pubblica di 100 ducati. Da qui il senso di ricchezza e l'inizio d'un accumulo che ne farà l'artista più ricco della penisola. Tiziano assieme all'altro campagnolo Giorgione, portò la passione per le carni nella città della pietra e dell'acqua. E si capisce perchè cent'anni dopo Scipione Borghese, cardinal nipote di papa Paolo V, abbia fatto i capricci per acquistare il dipinto, che ancora oggi può essere ammirato a Roma nella collezione di Galleria Borghese.

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