Amor Vacui

Creato il 16 giugno 2011 da Waxen

by waxen

In principio erano le Situation Comedy. Tu te ne stavi seduto sul divano, armato di telecomando, e ti dilettavi a guardare famigliole sempre più improbabili, coinvolte in mirabolanti avventure quotidiane, che a te sarebbe piaciuto vivere in prima persona, ma che dovevi accontentarti di veder vivere a loro. Tu ce l’avevi la tua famiglia, ma era noiosa, un po’ troppo comune per le tue aspirazioni di vita.

Poi le Situation Comedy hanno cominciato ad annoiarti, perché in fondo sapevi che era tutto finto, che Gino Bramieri non era davvero tuo nonno, che Gabriella Golia non era davvero la tua vicina di casa e che Natalia Estrada non era davvero la tua amante. Così è iniziata l’era dei Reality Show. Tu hai continuato a rimanere seduto sul divano, armato di telecomando, e hai continuato a guardare gruppi sempre più improbabili di amici / colleghi / persone in genere, coinvolti in mirabolanti scazzi quotidiani e prove settimanali, che anche a te sarebbe piaciuto vivere in prima persona, ma che dovevi accontentarti di veder vivere a loro. Tu ce l’avevi degli amici, dei colleghi, dei conoscenti, ma erano noiosi, un po’ troppo comuni per le tue aspirazioni di vita.

Poi qualcuno ti ha detto: “Bada, sono Reality, ma sono soprattutto degli Show, mica è vero quello che succede là dentro. Non ci sarà esattamente un copione, ma c’è un canovaccio. Nemmeno i vestiti che portano sono i loro, glieli passano gli sponsor!”. Così anche i Reality Show hanno cominciato ad annoiarti, perché avevi capito che Marina La Rosa non te l’avrebbe mai data, che Carolina Marconi non te l’avrebbe mai data, ma soprattutto che Angela Sozio non te l’avrebbe mai data (a te no, ad altri magari sì). Così ti sei buttato sulla cronaca di vita vissuta: storie vere, ma raccontate ad arte.

Non che ci sia molta vita in questa vita vissuta, perlopiù si tratta di storie di vicini di casa che ammazzano altri vicini di casa, di amici che ammazzano altri amici, di mariti che ammazzano mogli, di zii che ammazzano nipoti, di madri che ammazzano figli, ed altre amenità del genere. Roba che Pietro Maso, oggi, sarebbe finito almeno una paio di volte sulla copertina di Rolling Stone. E tu sei ancora lì, seduto sul tuo divano, armato di telecomando, a seguire queste storie di persone un po’ più probabili del solito, ma comunque coinvolte in atti di efferatezza estrema, che anche a te piacerebbe vivere in prima persona, ma che devi accontentarti di veder compiere a loro. Tu ce l’hai della gente che ti sta sul cazzo, gente che vorresti vedere morta, gente alla quale lanci maledizioni e sulle quali riversi odio almeno una volta al giorno, tutti i giorni, ma ti hanno spiegato che per cose del genere si finisce in galera, e questa non è davvero la tua aspirazione di vita.

Allora qual è la tua aspirazione di vita? La tua aspirazione di vita, amico mio, comincio a credere sia quella di startene seduto lì, sul tuo divano, armato di telecomando, a seguire storie che ti piacerebbe vivere in prima persona, ma per le quali non sei minimamente tagliato, perché, sai che c’è? penso che tu sia davvero una persona noiosa, e questo è il massimo a cui tu possa aspirare, nella tua noiosissima vita.


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