Dopo aver innaffiato il giardino mi accorsi che in un angolo era stato piantato del Basilico. Emanava un profumo intenso che inondava le mie narici, dopo averlo innaffiato con l’acqua, non resistetti a strofinarmelo tra le mani e a portare il mio naso immediatamente vicino al polpastrelli che avevano immediatamente preso il profumo dell’estate e della cultura mediterranea. Quel odore cosi forte aveva carpito i miei sensi quasi a farmi cadere in un momentaneo strans, mi ritrovai a sognare ad occhi aperti, sdraiata sull’erba con l’aria fresca che accarezzava i miei riccioli rossi e rabbrividiva la pelle, con gli occhi chiusi sembrava che il basilico si facesse sempre più forte e il rimando a carne liscia e morbida diventasse vivo e tangibile ritagliandosi un largo spazio nella mia memoria. Allora lì, abbandonata ai miei pensieri cominciai a ricordare. Quella fragranza intensa aveva risvegliato in me il ricordo di un uomo con la carnagione azzurra come il cristallo, con la pelle delicata, liscia, vellutata, in bilico tra il dolce e il salato, con i capelli corti e le ascelle aromatizzate, con lo sguardo che ricordava il colore delle nocciole e il sapore che richiamava la dolcezza di un pomodoro pachino maturo spremuto con i denti. DiegoA. mi faceva pensare alla mia adolescenza, i suoi sorrisi, il momento delle gioie della pizza calda del mattino, le sue mani, il liscio di una pesca nettarina acerba, i suoi respiri erano come il rumore delle onde schiumose del mare, il suo corpo giovane mi riecheggiava una caprese mangiata sui terrazzi di Amalfi.
Quante volte i cibi con i loro profumi, ci ricordano momenti vissuti della nostra storia, quante volte apriamo il frigo e un’essenza fuoriesce facendoci ritornare a quell’attimo in cui distesi sul letto a morderci i capezzoli il nostro tempo ci sembrava immobile. Quanti minuti passati nell’alcova dell’amore ad assaporare Martini all’ananas con la lingua che mi prudeva. Ogni uomo scivolato nella mia vita mi ricorda un’essenza speciale, una spezia, un frutto esotico, una bevanda sorseggiata insieme, mi richiama il calore che mi provoca il kiwi o il brivido del limone preso a morsi, quanti odori passati di pelle in pelle e di corpo in corpo hanno tessuto la ragnatela delle mie passioni e dei miei piatti prelibati. Nel cammino dei ricordi, c’è stato chi odorava di cipolla Tropea e chi di Anice, chi di Cumino e chi di Tamarindo, chi con le mani al sapor di Ginger e chi di thè al Gelsomino, chi emanava profumo di selvaggio e chi di pelle di bambino… chi nel baciarmi aveva l’aglio anche dentro le vene e chi al contrario era cosi poco odoroso da avermene fatto perdere del tutto le tracce. In vari momenti ognuno di loro, in base alla stagione si riaffacciava con potenza nella parte del celebro comandata e istruita per scaldarmi il cuore.
E allora oggi dopo essermi inzuppata d’acqua, il vento spostava la nostalgia verso quel basilico, questo alimento cosi nostro, cosi prepotente ma allo stesso tempo silenzioso e intenso, questa erbetta che con le sue piccole foglioline verdi riempie le stanze di aromi e quella notte ha fatto si che i nostri corpi sudati e appassionati si intrecciassero alla ricerca di un piacere assoluto e lunghissimo. Non so se più mi abbiano carpito il nostro amarci teneramente, i nostri baci interminabili o l’idea di una bruschetta nel letto mentre ancora eri disteso affianco a me. Non riesco ad essere lucida di fronte alle mie passioni e alle mie voglie, non sono capace di scindere gli istanti per assaporare con calma e fermezza un po alla volta…Noooo decisamente no… io voglio tutto e subito, il pane caldo, la carne e anche la ciliegina matura, io voglio l’impeto di un morso bollente abbinato ad spaghetto bianco, voglio la delizia di carpaccio di ombrina mentre ancora sto cercando di capire cosa mi sta succedendo, voglio una fetta di cheese cake con la colata di marmellata di more.
Oggi quel Basilico è diventato il pretesto per accendere i ricordi e per tornare ad un tempo ritrovato in cui il sapore è memoria e apertura ad immaginari sconosciuti. Oggi quel basilico emanava quel dolce ricordo.Mi sveglio, ho sognato ad occhi aperti, chissà dov’ero e soprattutto con chi.
“Come il piacere di amare. Non temete, l’abuso di basilico e l’abuso d’amore non nuocciono alla salute” (J.C.Izzo)