Questi servizi sociali versione Luigi Amore (già Pdl) meritano critiche, come se le merita l’assessore che dice di aver “seguito” persino un deceduto. Speriamo di no. Non auguro certo ad Amore di “seguire” quell’uomo onesto e dignitoso, di cui taluni sfacciatamente hanno anche sparlato il giorno dopo la morte, perché non lavorava nella coop del verde di Borgo Loreto, anche se aveva un tumore o più di uno, e per pochi euro l’ora.
Servizi sociali da criticare pesantemente e senza paura, perché, con tutta la giunta Perri, non hanno aiutato affatto gli utenti a diventare indipendenti, ma hanno fatto del dannoso assistenzialismo, con pochi soldi, investendo parecchio sui progetti delle solite cooperative accreditate dalla Regione di Formigoni. Non hanno aiutato i cremonesi (alcuni dicono: “Gli italiani”), ma le cooperative bianche (fossero rosse, la bocciatura sarebbe uguale).
Malgrado insistenti proposte datate 2012 e poi riprese in seguito, prima da Giancarlo Schifano (IdV), poi dal Pd, la giunta non riprogramma le spese dei servizi sociali. La recessione s’incancrenisce, il Comune di Crema mette 100mila euro in più togliendole da un altro capitolo di spesa, a Cremona le povertà dilagano, ma don Codazzi trova cinque milioni privati per una chiesa nuova (?!?) al Maristella, invece di darli ai poveri cremonesi, la sua coop Nazareth diventa campionessa di progetti, ma chi chiede 100 euro al Comune per gli alimenti si sente spesso dire di no.
Un progetto per sostenere le nuove povertà, tante, non s’è fatto. Il fondo di solidarietà era un’idea buona. No, nulla, per paura dei “falsi poveri”. Fenomenale.
Non solo. I servizi sociali dovrebbero rendere indipendenti gli utenti. Arriva un periodo di crisi, di povertà, ma alcuni efficaci consigli possono aiutare i volonterosi a uscire dalla crisi personale e tornare indipendenti.
Ma le persone interessate ricevono quattro soldi e basta.
Giacciono nell’assistenzialismo, nella miseria, nulla si inventa per creare lavoro. Atteggiamento passivo del Comune e dell’assessore Amore.
Una politica così si boccia. Triste poi leggere la solita lamentela dell’assessore, cui anche altri hanno chiesto le dimissioni e i partiti hanno fatto capire il messaggio negativo. Il solito giornale non manca mai di ripetere la solita solfa.
E la miseria avanza e le spese discutibili (a dir poco) continuano imperterrite.
Tra l’altro, negati 100 euro all’invalido Merli. Pubblicassero tutti i loro documenti si capirebbe che è successo in quegli uffici.
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