Gli amori estivi si sa, sono spesso dei fuochi di paglia.
La loro nascita avviene quasi sempre ad opera di una colonna sonora, di una canzone (che richiama tutti i temi dell’estate) ma ahimè, spesso come nascono muoiono.
Le canzoni invece restano nel tempo e ancora oggi sentiamo che in tanti le ripropongono: pensate alla famosissima e già citata (ieri) Sapore di sale, che ha segnato l’epoca d’oro deglianni ‘60 con Abbronzatissima di Edoardo Vianello o Una rotonda sul mare di Fred Bongusto.
Gli anni ‘70 invece sono stati meno prolifici e se ci sforziamo un po’ forse ci ricordiamo delle due canzoni più popolari di Claudio Baglioni: “Piccolo grande amore” e “E tu”.
l’Italia estiva degli anni 80 erano segnate dal ritornello di «Non sono una signora» di Loredana Bertè nel 1982. Nel 1983 abbiamo invece l’ingresso di una canzone con un testo non in italiano come tormentone dell’estate, le parole sono quelle diventate ormai sinonimo dell’andare in spiaggia cioè «Vamos a la playa» dei Righeira. Gli stessi Righeira si dimostreranno poi capaci d’intercettare i gusti del pubblico in veloce cambiamento nel 1985 con «L’estate sta finendo», che vincerà il Festivalbar di quell’anno.
Il mio personale ricordo di quegli anni però è legato alla canzone “Un’estate al mare” . Una canzone orecchiabilissima scritta nel 1982 da Franco Battiato per il testo e da Giusto Pio insieme a Battiato per la musica, inciso da Giuni Russo (deceduta a 53 anni).
Entrò in classifica il 7 agosto 1982 per restarci fino al 20 novembre dello stesso anno, salendo di giorno in giorno fino ai vertici della Top Ten.
Con questo brano Giuni Russo diede una significativa testimonianza della sua notevole estensione vocale, spaziando dai toni bassi fino all’imitazione del verso dei gabbiani mediante l’emissione di note acutissime.
Ascoltatela ancora in questo video d’epoca.
Video importato
YouTube Video