di Bianca Nappi
ROMA - Il tradimento è uno degli eventi più esplosivi che può abbattersi su una coppia, perché coinvolge principi e sentimenti fondamentali come la fiducia, il rispetto e la complicità; non bisogna dimenticare tuttavia che è un evento molto più frequente di ciò che si può immaginare e che molto spesso le coppie riescono ad affrontarlo e a metabolizzarlo, uscendone anche più affiatate di prima.
Naturalmente ogni tradimento ha la sua storia e le sue dinamiche ed è ovvio che vi sono alcuni tradimenti “imperdonabili”, poiché minano alla base il rapporto o semplicemente ne aprono uno nuovo; in molti altri casi però è possibile una riconciliazione, a patto di affrontare la cosa con grande onestà, innanzitutto verso se stessi.
Tutti gli psicologi concordano sul fatto che, davanti alla scoperta di un tradimento, il primo errore da non fare è quello di far finta di niente, cosa che invece accade spesso, sia per paura di affrontare discussioni e confronti, sia per l’utopistica speranza che, non parlandone, la situazione si aggiusti da sé. È evidente infatti che un tradimento, indipendentemente dalla sua natura o dalla sua durata, è un sintomo di un qualche malessere nella coppia, che va affrontato schiettamente e sul quale è necessario riflettere, non solo individualmente.
Può capitare poi che il tradito si senta in qualche modo responsabile di quel che il partner gli ha fatto; se questo da una parte può aiutare a prendere coscienza dei propri errori o delle proprie eventuali distrazioni, dall’altra può generare un’eccessiva auto colpevolizzazione, che invece di chiarire le cose, le complica; non va dimenticato infatti che il tradimento non ha mai giustificazioni e che si può esprimere il proprio malessere in molti altri modi, magari meno umilianti per il partner.
E poi, ecco il quesito più spinoso: è possibile perdonare veramente un tradimento?
Va subito detto che non c’è nulla di peggio del finto perdono, quello col quale in realtà si finisce per controllare ossessivamente la vita del partner o si cerca un’occasione, anche inconsciamente, per fargliela pagare cara. Il perdono, come spiega molto dettagliatamente il sito di psicologia riza.it, non è un atto immediato e necessita di tempo e riflessione per potersi considerare vero e valido; allo stesso tempo però sarebbe sciocco, per motivi di puro orgoglio, chiudere nettamente una relazione per un errore che poteva essere affrontato e superato insieme.
Infine, quando ci si ritrova a subire un tradimento, è fondamentale dialogare e chiedere aiuto se necessario, piuttosto che chiudersi in un mondo di dolore e sospetti; parlando con amici o parenti infatti, si potrebbe scoprire di non essere gli unici al mondo a dover affrontare una scappatella del proprio partner…
E ancora, come non tirare in ballo la letteratura, che tanto ha detto e ispirato in materia di tradimenti? Pensiamo ad esempio ad Alexandre Dumas padre che, a riguardo, sembrava avere le idee molto chiare:”Il matrimonio è così pesante che si deve essere in due a portarlo, spesso in tre”!