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“Amori a metà” di Antonietta Agostini

Da Vivianap @vpicchiarelli

indexA Trastevere, in una bella casa dalle pareti color arancio, Chiara, affermata speaker radiofonica, vive la sua quotidianità col marito Filippo e con la piccola Nicole. La loro vita sembra perfetta ma, dietro l’apparenza, si cela un terribile inganno: Nicole non è figlia di Filippo bensì di Francesco, l’unico uomo che Chiara abbia mai amato col cuore, col corpo, con l’anima. Disposta a tutto pur di salvaguardare le briciole del suo rapporto con Francesco, sposato anch’egli, Chiara acconsente a vivere una vita di menzogne, a rinnegare se stessa, ad accontentarsi di un amore a metà. Ma è davvero questo ciò che vuole? Sua figlia, l’unico vero amore, non merita forse la verità e l’abbraccio di un vero padre?
In un crescendo di emozioni, Antonietta Agostini ci presenta un’antieroina dei nostri tempi, sposata ad un uomo che non ama e innamorata di un uomo sposato, e la guida attraverso le insidie di un amore malato per condurla, infine, alla coraggiosa affermazione della propria indipendenza.

Un libro che può sconvolgere perché mette in luce, senza remore e senza i filtri della morale, tutti gli sbandamenti di cui possiamo essere vittime. E carnefici. Nulla di nuovo sotto il sole se non fosse che la protagonista è una donna, una madre che, in quanto tale, ancora oggi, nell’immaginario collettivo, è avvolta da una sorta di aurea salvifica che ne dovrebbe fare una specie di santa dedita al sacrificio a ogni costo. Non è così, per fortuna. Sì, Chiara sbaglia. Chiara commette degli errori imperdonabili le cui ripercussioni coinvolgeranno la piccola Nicole. Chiara, però, lotta per affermare se stessa, per difendere e proteggere la figlia da una vita di menzogne costruite solo per quieto vivere. Certo, il prezzo da pagare è alto, il rischio di fare altro male non è scontato, il pericolo di commettere altri errori è dietro l’angolo. Eppure, nonostante tutto, Chiara vive, non sopravvive. E anche se fosso solo per questo, merita di non essere giudicata.


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