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Amsterdam per i turisti, cosa è davvero legale?

Creato il 18 luglio 2013 da Molipier @pier78
Amsterdam per i turisti, cosa è davvero legale? Pierpaolo Molinari Pierpaolo Molinari vedi altri articoli 18 luglio 2013 15:06

Quando le persone raccontano di essere state  o che andranno ad Amsterdam, lo sguardo curioso degli ascoltatori diventa presto un sorriso malizioso e si esaurisce con un sospiro “Amsterdam…beato te!

Staranno pensando alla fortuna di poter vedere i quadri di Van Gogh o Rembrandt? Penseranno ai canali che attraversano la città o forse alle piste ciclabili? Ai meravigliosi tulipani? Forse, ma probabilmente il pensiero va in tutt’altra direzione. Quando si parla di Amsterdam si pensa alla libertà e alla possibilità di fare quello da altre parti è proibito.

Sicuramente ci sono milioni di turisti che arrivano nei Paesi Bassi per ammirare i musei e andare a vedere il famoso dipinto di RembrandtLa Ronda di Notte“, esposto al Rijksmuseum oppure alle altre innumerevoli attrazioni che la città offre. Ma siamo onesti, Amsterdam evoca tutto un altro fascino.

Molto prima di qualunque altra nazione, i Paesi Bassi hanno legalizzato la marijuana, la prostituzione o i matrimoni gay. Gli olandesi si sono sempre trovati in anticipo sulla linea della rivoluzione sociali, anche controverse, arrivando ad accettare una serie di aspetti che gli altri paesi hanno sempre considerato e considerano inaccettabili.

Questo non significa che droga, omosessualità o prostituzione non esistano negli altri stati ma gli olandesi hanno scelto di essere pratici e hanno affrontato le questioni in modo pragmatico creando un mondo nuovo per i turisti che volessero provare il brivido del proibito. Amsterdam è una calamita per i turisti che vogliono provare l’esperienza di fumare marijuana in pubblico, magari beffardamente davanti ad un poliziotto, senza rischiare alcuna sanzione.

Eppure, in tutta questa libertà, ci sono idee errate su cosa sia legale o illegale. Non è tutto permesso come sembra. Gli olandesi sono un popolo che, com’è giusto che sia, ha delle regole e delle leggi. Certi aspetti risultano invidiabili ma ci sono delle regole che stabiliscono determinati comportamenti anche se la politica ufficiale è quella di “chiudere un occhio“.

Coffee Shop

Cos’è davvero legale ad Amsterdam e nei Paesi Bassi?

Vi sorprenderà sapere che ad Amsterdam e nei Paesi Bassi le droghe sono illegali. Sì, anche l’erba. Ma una politica di tolleranza portata al cospetto del governo, dal 1976 ha depennato il reato con il possesso inferiore ai 5 grammi di cannabis.

Questa politica ha dato origine ad un tipo di attività che si trova solo nei Paesi Bassi, i “coffee shops” che non sono da confondere con i classici bar in cui si entra per bere il caffè. Nei coffee shops nel menu sono elencati alcuni prodotti a base di cannabis che sono ordinabili e consumabili all’interno o all’aperto. Sono locali caratteristici del paese.

Nelle città si possono trovare anche diversi negozi di sementi per le droghe, musei su hashish e marijuana e attività simili che puntano sulla droga per far spendere i turisti interessati a quel tipo di prodotti.

Nel 2008 è sorta qualche complicazione quando l’Olanda, come la maggior parte dei paesi europei, ha imposto una rigida restrizione sul fumo nei luoghi pubblici. I proprietari dei coffee shops hanno cercato di far valere le loro ragioni e interessi in quanto quel divieto avrebbe causato la chiusura delle loro attività così, sempre per via dei compromessi, è stato stabilito che nelle strutture pubbliche non si può fumare ma nei coffee shops sì, con buona pace di tutti.

Anche tutte le droghe con effetti “non curativi” sono illegali, ma sono divise in due categorie. La cannabis e alcuni tipi di funghi allucinogeni sono sempre illegali ma largamente tollerati. Il più forte dei funghi allucinogeni, che contiene psilocibina, è stato dichiarato illegale nel 2008 ma le autorità confermano che non saranno perseguiti i soggetti che ne deterranno quantità molto piccole.Anche l’hashish si trova in una zona intermedia tra legalità e illegalità ed ogni comune può decidere autonomamente lo schieramento da tenere.

Questa apertura verso ciò che gli altri paesi considerano illegale ovviamente non piace a tutti. Le leggi permissive creano il timore di un turismo della droga che possa incoraggiare ad un traffico di sostanze stupefacenti con diramazioni continentali. A causa di un forte attrito dei paesi limitrofi, il governo ha annunciato l’intenzione di arginare questo fenomeno, limitando il turismo della droga grazie all’introduzione di nuove leggi per cui i coffee shops avrebbero dovuto rilasciare una tessera per il consumo di droga solo ai residenti così che gli stranieri non avrebbero potuto acquistare o far uso di sostanze stupefacenti.

Ma com’è facile capire, non sono i residenti a far uso di cannabis nei locali. Almeno il 90% dei consumatori è straniero e quella limitazione avrebbe causato un’enorme perdita finanziaria ad Amsterdam e a tutta la nazione. Così, dopo un confronto e un’analisi dei pro e dei contro, il governo a modificato nuovamente la legge, lasciando ad ogni città la libertà di stabilire le regole. Amsterdam ha abolito il divieto mentre Maastricht per esempio ha lasciato in vigore la legge, elevando pesante sanzioni ai negozianti che infrangono le regole, proponendo cannabis agli stranieri.

Ricapitolando, non si possono fumare sigarette nei locali pubblici, cannabis sì, ma nei coffee shops e in piccole quantità ma non a Maastricht. I funghi allucinogeni sono concessi ma in piccolissime quantità.

I consumatori abituali di cannabis si trovano nel famoso quartiere a luci rosse di Amsterdam, un labirinto di vicoli e canali dove le prostitute affittano piccole stanze e si mostrano alla finestra per attirare clienti e turisti. I poliziotti sono sempre presenti e osservano con attenzione, pronti ad intervenire.

Prostituzione e case chiuse sono legali, nei Paesi Bassi, dal 2000. Le prostitute hanno il permesso di lavoro e possono usufruire di tutte le leggi a tutela del lavoro in vigore.

Un altro aspetto che ha causato grandi polemiche a livello sociale è stato l’approvazione dei matrimoni gay. L’Olanda è stato il primo paese a legalizzare e riconoscere totalmente il valore dei matrimoni omosessuali. Però non si può partire da un altro paese per sposarsi in Olanda, uno dei due partner dev’essere residente in Olanda.

Se volete girare in bicicletta, la legge non richiede l’uso del casco ed infatti non lo utilizza quasi nessuno. Le biciclette però devono essere dotate di fanale e campanello. A piedi si devono evitare le corsie ciclabili segnalate mentre in macchina non si può utilizzare il telefono mentre si è alla guida.

Amsterdam è una città molto speciale ma offre molto di più che coffee shops e il quartiere a luci rosse. Come ad esempio il Rijksmuseum.

 


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