"I only write about stuff that’s happened to me.. stuff I can’t get past personally. Luckily, I'm quite self-destructive."Dicono che non sia stato uno shock, che era vicina la fine. Dicono sia stata colpa del marito, delle droghe, dei problemi della psiche, del genio. Rimane il fatto che abbiamo perso uno delle star della musica brit e che presto sara elevata, a diritto, a status di icona. Icona nel suo modo di essere originale e talentuosa, icona nella sua stranezza magica, ed unica.... Paragonata a stelle del calibro di Billy Holiday e Nina Simone, la notizia della perdita di questa artista ingeniosa e fragilissima, si è abbattuta su Londra come una delle tante scure nuvole estive. Al suo pub di Camden, l'Hawley Arms la musica a continuato a suonare, la gente a ballare, nel tentativo di coprire la tristezza del momento. Il Sun ha scritto "i suoi demoni erano troppo forti per lei"..Amy ci ha lasciato un signature style che è stato interpretato dai piu importanti magazine di moda mondiali. Stlisti sono stati ispirati dalle sue acconciature, la riga eyeliner marcata, i tatuaggi e la magrezza. Apprezzare la sua musica e le sue parole, in questo momento, è fondamentale. Non concentrarsi sul male che l'ha raggirata nella sua carriera, non cadere nello stereotipo dell'artista maledetta, ascoltare la sua voce come si guarda ad un film in bianco e nero..Imparare una lezione da questa tragica fine, ovvero che, contrario a quello che Amy ha scritto in una delle sue piu' intense e struggenti canzoni, "Love is NOT a losing game"..Photoshoot2010-2011:For Fred Perry:Appearances:Chanel 2008 inspired by Amy:Vogue Paris 2008, inspiration Amy by Peter Lindbergh:
Daniela Zuccotti con Martina AntongiovanniE si ricasca lì. In chi riesce a mettere nel blogging qualcosa in più, forse semplicemente perché mette sé stessa e no...
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