6 settembre, Italia. L’Economist ha vinto la causa contro Silvio Berlusconi, e lo annuncia con trombe e cannoni a salve, nonché con una battuta riferita ai soldi che Berlusconi dovrà versare per pagare le spese processuali: “I contanti vanno benissimo, Silvio. Forse l’ha già sentito dire; ma almeno noi non ci spogliamo”.
Berlusconi aveva citato in giudizio il settimanale britannico per diffamazione a mezzo stampa “relativamente a un articolo dell’aprile del 2001 intitolato “An Italian Story”, uscito poco prima delle elezioni. La copertina riportava “Why Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy”. All’epoca il direttore era Bill Emmott, che due giorni fa ha dato per primo la notizia via Twitter.
“Sette anni dopo, un giudice rigettò tutte le richieste del signor Berlusconi ordinandogli di pagare le spese all’Economist. Silvio Berlusconi, che era allora di nuovo premier, fece appello. Siamo lieti di annunciare che il tribunale di Milano ha respinto l’appello e gli ha di nuovo ordinato di pagare le spese”.
L’articolo dedicato, che uscirà questo giovedì, termina così: “Negli anni in cui Berlusconi dominò la politica italiana, l’economia del paese è cresciuta più lentamente di qualunque altro paese a parte lo Zimbabwe e la Libia. Forse a questo avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione”.
Vittorio Nigrelli