Ana Blandiana è una delle maggiori poetesse romene tradotta in molte lingue. Nel 1976 fu invitata a Parigi dal Club des Poetes ad un festival internazionale di poesia a cui parteciparono poeti provenienti da 37 paesi.Nata nel 1942 a Timisoara l'eroica città che nel 1989 diede origine alla rivolta che avrebbe deposto dal potere Ceausescu.Ha studiato a Oradea laureandosi in filologia all'Università di Cluj, dove fece il suo debutto all'età di 17 anni su “Tribuna”. È stata per un periodo curatrice di settimanali studenteschi ma rimane attiva sul fronte della poesia pubblicando in rapida sequenza tre volumi di poesia: “First Person plural” (1965), “Vulnerable Heel” (1966) and “Third Sacrament” (1969)che riceve un “Herder Prize”. Benchè commentatrice freelance per i settimanali culturali di Bucarest le poesie di Blandiana vengono proibite negli anni '80 dalla censura di Ceausescu. Il conflitto con il dittatore comunista comincia quando le sue buffonate divennero più assurde e il culto della personalità più degradante in confronto a condizioni di vita della popolazione al di sotto degli standard. Nel 1985 Blandiana riesce a sfuggire alla censura draconiana pubblicando alcune poesie con una velata critica a Ceausescu, sul settimanale culturale "Amphiteatre". Il vero significato delle sue poesie fu scoperto troppo tardi per fermarne la pubblicazione e come risultato Blandiana fu bandita completamente dalle pubblicazioni e il suo nome cancellato dai libri. Tuttavia le poesie di Blandiana si trasmettono di bocca in bocca e si diffondono manoscritte su fogli volanti divenendo una sorta di "Samizdat" orale. nel 1988 Blandiana viene denunciata come autrice di una poesia che diventa famosa – “Motanul Arpagic” (“Tom cat Onion”), una favola, questa volta poco camuffata, che si fa beffe del dittatore rappresentato come un donnaiolo. La poetessa resta libera ma in realtà prigioniera in casa, con la posta censurata, senza telefono e sotto la costante sorveglianza della polizia segreta durante le sue uscite e con l'intidimazione dei suoi visitatori. Questa situazione durò per più di un anno fino a quando, nel 1989 il 22 dicembre, Ceausescu fu ridotto al silenzio, quando le restrizioni vennero ritirate e la macchina della sorveglianza parcheggiata di fronte alla sua casa finalmente scomparve. Da quel momento Blandiana assunse un ruolo attivo nel recentemente formatosi "Fronte per la Salvezza Nazionale" ma ben presto si rende conto del pericolo di essere manipolata dalla fazione neo-comunista e rassegna le sue dimissioni nel 1990. Con un forte senso della trasparenza e dei valori morali nella vita politica, è uno dei membri fondatori della 'Alianta Civica' ed un critico e moderatore delle Coalizione di governo nella Romania post-comunista: spesso la sua voce ha espresso la coscienza del popolo. Nonostante il suo coinvolgimento politico continua a scrivere e pubblica diversi volumi di poesia e prosa, che hanno per tema, per lo più, le donne: “The architecture of waves” (1990), “One hundred poems” (1991), “A Drawer full of applause”. È sposata con lo scrittore Rusan, ma continua a scrivere usando lo pseudonimo di quando era nubile.(Da Casadellapoesia.org)