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Anacleto il granchietto e il cappello da bersagliere

Da Fiaba

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La fiaba

Sabato 16 Novembre 2013 15:29 Scritto da Pino Cuomo

anacleto-granchietto-cappello-bersagliere
Questa mattina nel mare c'è gran confusione, Mamma tartaruga piange a squarciagola, attorniata dalle seppioline e pesci colorati che cercavano di consolarla.

"Che succede?" Un vocione cavernoso zittì tutti i presenti. Tutti gli animaletti si inchinarono. Era Nettuno il Dio del mare con la corona, il tridente e la sua inseparabile corte di nobili e sudditi. Gli squali guerrieri subito fecero allontanare i curiosi pesci.

"Che succede? Chi è che piange?" Maribu' la conchiglia, timidamente si avvicinò a Nettuno e sotto voce disse: "Maestà la Signora Tartaruga ha perso una delle sue figlie..... ecco abbiamo cercato, ma, non c'è..... non la troviamo".

"UUUAAAAA!!!!!! Voglio la mia creatura" urlava la signora tartaruga. Il pianto era così forte e penetrante che la maggior parte della corte scappò via dal suono così forte e lagnoso.

"Su! Su! La prego chiuda questa sirena signora tartaruga", disse Nettuno, "farò il possibile per aiutarla".

"Come si chiama la creatura?",  "Si chiama Saretta" rispose la signora tartaruga e iniziò di nuovo un lagnoso pianto "UUAAAAAAAAAA!!!!!"

"Per carità", disse Nettuno e ordinò di imbavagliare la signora tartaruga che aveva quasi decimato la corte imperiale.

"SEEPPIAAAA!" Urlò Nettuno, "comandi Maestà!" Seppia, era nascosto sotto una alga e non usciva fuori per paura....

"Seppia! Che cosa è questa storia? Dov'è la figlia della signora tartaruga?"

"Maestà purtroppo non la troviamo, ho dato l'allarme questa mattina ma non la troviamo... non so che fare".

"Chiamate Anacleto!" disse Nettuno. Una tromba si udì da lontano e in galoppo ad un cavalluccio marino fece la sua apparizione Il bersagliere Anacleto, il granchietto soldato.

"Comandi Maestà!", "Anacleto!" Disse Nettuno e spiegò l'accaduto al granchietto.

"Sarà fatto Maestà!"

Agli ordini di Anacleto miriadi di pesci si misero in cerca della tartarughina, ma aimè niente... non c'era nessuna traccia... La piccola Saretta , era introvabile....

In serata, si riunirono tutte le squadre per il rapporto.... Ma niente da fare della tartarughina, non vi era traccia...

"Mmhhhh!" Farfugliò, Anacleto, "non sia mai detto che io mi arrenda! SEEPPPIAAAA!!!",

"SI Anacleto!",

"Seppia chiama subito a rapporto bruno il gabbiano!"

"Subito Anacleto!"

Poco dopo sulla spiaggia delle lumache, vi fu una riunione con i gabbiani che furono contenti di aiutare il prode e amico Anacleto.

Dopo circa una oretta, Bruno fece il suo rapporto. La tartarughina era stata catturata da un pescatore ed era prigioniera in un secchiello.

"Anacleto! Non possiamo avvicinarci agli umani è pericoloso" Disse Bruno

"Lo so! Ma ho un piano per salvare la piccola, ascoltate" e così Anacleto spiegò il suo piano ai Gabbiani.

Il pescatore stava aggiustando una rete da pesca e parlava con la tartarughina dicendole: "Ti regalerò al mio nipotino, così giocherete insieme".  

Ma mentre parlava, la sua attenzione fu attirata sul granghietto Anacleto, che davanti a lui correva avanti e dietro, aveva in testa piccole piume di uccello e agitava tra le pinzette un ramoscello a forma di fucile, mentre dei cavallucci marini facevano il suono delle trombe.

Il pescatore fu così divertito della scena che scoppiò a ridere, dicendo fra se: "Sembra un piccolo Bersagliere" e rideva divertito.

Si alzò e volle avvicinarsi di più ad Anacleto per catturarlo, quando con scatto fulmineo, Anacleto scomparve in sella al cavalluccio marino nel mare.

Bruno approfittando dell'attimo di distrazione del pescatore, afferrò la tartarughina e via verso il cielo....

Tra la rabbia del pescatore, che sbraitava a più non posso....

Che festa e che onori al prode Anacleto, che deve cambiare il suo cappello di piume ogni volta che entra nel mare.

Nettuno in persona volle premiare il prode soldato, ma il Sovrano, prima di andare via disse: Ha dimenticavo, c'è un messaggio di Bruno il Gabbiano, ora te lo faccio leggere da Seppia,

"Dai parla",

"Caro Anacleto sarò felice di aiutarti sempre, ma ti prego non strapparmi una piuma ogni volta che ci vediamo per farti il cappello, sono diventato il gabbiano più spellacchiato dello stormo".

"E dai!" rispose Anacleto "non ti preoccupare Bruno, tanto ci sono i tuoi amici" e si fecero tutti una gran risata.

Un po' di tempo è trascorso, nella quiete e tranquillità,  ma da allora, Bruno e gli amici gabbiani hanno cambiato zona e il prode Anacleto va a caccia di uccellini per un nuovo cappello da bersagliere , per adesso si accontenta di fare l'alpino, perchè gli è rimasta una sola piuma, ma sarebbe felicissimo di incontrare una gallina.


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