Analisi del governo Renzi, cui non dare tregua (di Su la testa l’altra Lombardia)

Creato il 10 marzo 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Su la testa l’altra Lombardia non si è lasciata incantare dallo scilinguagnolo di Renzi e dalle sue interminabili chiacchierate in tv. Nell’ultima, da Fabio Fazio, è riuscito a dire che la cassa integrazione deve diminuire di mese in mese, che il cassintegrato deve fare i lavori socialmente utili e anche un difficile corso di formazione per meritare il lavoro, ovviamente precario. Dunque pare che il cassintegrato sia un delinquente, un peso odioso. Hitler era più chiaro: “Chi non produce va eliminato”.
L’analisi del governo Renzi, nel comunicato seguente, merita una serena lettura.

Comunicato n.4
NON DARE TREGUA al nuovo governo antipopolare di PD-Confindustria-Berlusconi!

Il 21 febbraio è stato varato il governo del ciarlatano Renzi: un governo, che come il precedente, rappresenta organicamente gli interessi del capitale internazionale, attraverso un programma che colpirà ulteriormente le condizioni materiali del nuovo proletariato. Il “nuovo” ceto politico presente in questo esecutivo è peggiore di quello precedente sia per la collocazione politica ( più a destra ), sia per le competenze. E’ un governo originato da una pratica illegittima, extra-istituzionale e golpista. E’ il risultato di una squallida manovra di partito ( PD ) che ha pochi precedenti nella storia italiana.Con la nomina di Renzi a presidente del consiglio, avvenuta dopo la sua occupazione del PD, si è compiuta in questo partito una radicale mutazione genetica che lo colloca definitivamente ( ammesso che ci fossero ancora dubbi ) nell’area conservatrice-liberal moderata. Il programma del governo Renzi è quello che gli viene dettato dalla borghesia nazionale ed internazionale, il suo è il governo del comitato d’affari della borghesia e delle banche. Avrà caratteristiche spiccatamente antipopolari e repressive. In questo governo, oltre ad una nutrita truppa del PD è presente una componente decisiva della Confindustria e del Berlusconismo rappresentata da Guidi che guiderà il ministero dello sviluppo economico, un dicastero chiave nella struttura di governo. La Guidi ha accettato l’incarico dopo un incontro con il delinquente pregiudicato Berlusconi. Inoltre questa signora ha ricoperto nel recente passato un ruolo importante nella Confindustria( presidente dei giovani industriali) ed è stata in lizza per essere una dirigente emergente di Forza Italia.Il nuovo ministro dell’economia Padoan è un uomo legato ad ambienti confindustriali, a pezzi del capitalismo di stato e a D’alema ed è chiamato a questo ruolo per garantire la prosecuzione delle politiche di austerità dettate dall’Unione Europea.
Le modalità e i tempi della formazione del governo Renzi-Confindustria-Berlusconi hanno comportato lo stravolgimento delle stesse regole democratico-borghesi.Di fatto in questi anni si è passati da una Repubblica parlamentare ad una Repubblica presidenziale.Questo è dimostrato dal ruolo che Napolitano ha svolto in tutte le crisi di governo degli ultimi 5 anni,compreso l’incarico a Renzi, uomo della massoneria e delle strutture internazionali che da sempre manovrano le crisi di governo nei paese capitalisti.Con il varo del governo Renzi viene sostanzialmente realizzato il progetto reazionario e autoritari di Gelli e della loggia massonica P2: a) Premierato forte ed autoritario, b) Ridimensionamento del ruolo dell’opposizione, c) Centralità del potere esecutivo ( governo ) rispetto al potere legislativo ( Parlamento ) d) Sistema elettorale anti-democratico basato sul bipolarismo per poter annientare tutte le possibili formazioni politiche che non accettano il bipolarismo come dogma, e) Si sancisce definitivamente lo svuotamento del ruolo dei sindacati come organismi di rappresentanza degli interessi dei lavoratori. In realtà questo è un processo in atto da anni e che vede come complici attivi CGIL-CISL-UIL e UGL. L’ultimo accordo truffaldino siglato dai sindacati confederali con Confindustria ne è la dimostrazione concreta. E lo sarà ancora di più quando il governo di Renzi tenterà di istituzionalizzare questo accordo, trasformandolo in legge dello stato, f) Subordinazione della Magistratura al potere esecutivo.
Renzi e il suo governo sono il risultato del berlusconismo e non il suo superamento.Un altro aspetto preoccupante e da non sottovalutare è che questo individuo pare abbia come consulente lo statunitense Michael Ledeen, già stretto collaboratore di Busch e suggeritore influente e decisivo dell’aggressione all’Iraq e all’Afganistan.
Inoltre se si analizza attentamente la composizione dell’esecutivo si rileva che buona parte dei ministri sono in sintonia con Confindustria e il berlusconismo, mentre altri apparentemente innocui, ma sicuramente senza arte nè parte sono portatori di politiche involutive e pericolose come Galletti, nuovo titolare del ministero dell’AMBIENTE, IL QUALE POCO TEMPO FA IN UNA DICHIARAZIONE AD UNA RADIO PRIVATA HA DICHIARATO DI NON ESSERE CONTRARIO AL RITORNO ALL’ENERGIA NUCLEARE. L’ascesa rapida e repentina di Renzi alla guida del governo ha delle analogie storiche con l’andata al potere di Mussolini nel 1922. La spavalderia e l’arroganza con cui ha dichiarato di voler guidare il governo fino al 2018 significa che vorrà realizzare organicamente questo programma anti-proletario: 1) ulteriore precarizzazione e flessibilizzazione dei rapporti di lavoro, con l’abolizione -di fatto- dell’art.18, il tutto con il pretesto criminale di voler aumentare l’occupazione. 2) Nuove privatizzazioni dei beni dello stato. 3) Intensificazione dell’attacco allo stato sociale, già pesantemente ridimensionato negli ultimi 20 anni. 4) Conferma delle politiche di contenimento salariale che hanno prodotto un impoverimento progressivo del nuovo proletariato e del ceto medio. 5) Accelerazione delle politiche autoritarie e repressive per contenere il conflitto sociale e colpire le avanguardie politiche. 6) Continuazione delle missioni di guerra nel mondo al servizio della NATO e degli Stati Uniti.
In conclusione, la pericolosità de governo PD-Confindustria-Berlusconi e Napolitano risulta molto evidente dalle cose che abbiamo scritto. Quindi il suo programma va contrastato da subito con tutti i mezzi e con l’intensificazione della lotta di classe e l’organizzazione di CONTROPOTERI diffusi. Occorre generalizzare e unificare le lotte ( dai NOTAV agli operai di FIAT, passando dai precari dai pensionati fino agli studenti). Bisogna respingere e boicottare nei fatti gli accordi truffaldini fra sindacati confederali e Confindustria, non rispettandoli e non applicandoli!
Milano 23 febbraio 2014


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