Magazine Diario personale

analisi di un delitto...

Da Patalice
analisi di un delitto...Sono tornata dallo Strizza.
E' stata una [non] scelta.
S'era daffare, punto e stop.
...la testa non c'entra più na beata mazza col resto, e mi serve il ripristino delle funzioni intellettuali, ergo urge intervento di un professionistissimo di qualità.
E' stato bruttissimo e bellissimo.
A fasi alterne, e la cosa non mi stupisce affatto perché la mia vita è così: tutto nero vs. tutto bianco!
E' venuto fuori un bel reticolo di emozioni, che a pensarci bene bene io mi chiedo dove le tengo in questo metro e cinquanta di simpatia... 
Il punto focale non è facilissimo, tutto ruota intorno alla mia incapacità di accettare che per me... va bene così! 
Nel senso che io vorrei, fortissimamente, strenuamente, dire a me stessa che ciò che ho è già abbastanza e debbo godere di quanto ho... ma poi arriva la botta, quell'irrigidimento stoico e storico e mi dico che COL CAZZO che a me sta bene "solo" quello che ho.
Cioè si ho un marito che mi ama, una famiglia presente, una migliore amisorella per la quale darei ogni organo sano in corpo, sono acuta carina intelligente [e modestissima], ho un lavoro con pecche ma anche virtù, una tetto grazioso sopra la testa, un cane meraviglioso ed un guardaroba invidiabile.
Ma non mi sento completa così.
Sento di potermi permettere qualche desiderio extra. 
E qua di consuma il dramma:
sono i miei desideri troppo grandi ed ambiziosi per la personcina che sono?
Il responso dello Strizza è... SI...
...e questo perché, pare, io guardi le cose da una prospettiva assai sbadata e sbagliata... 
Io mi aspetto dalla mia vita il "Quadretto perfetto", sono impreparata al "colpo di scena" all'eventualità che le cose non vadano esattamente come le voglio io... 
Quindi le cose come le voglio io non si avverano.
Punto.
Questo è il parere del mio Strizza, ed io un tantinello lo detesto profondissimamente...

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