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ANCELLA READ ALONG #1: Dalla prima alla quinta parte

Creato il 30 luglio 2015 da Anncleire @anncleire

ANCELLA READ ALONG #1: Dalla prima alla quinta parte

Mi era immensamente mancato il post di recap di un Read Along, stare qui a raccogliere le risposte alle vostre domande, interrogarmi su cosa scrivere, gioire delle vostre interazioni. Sono fermamente convinta, che condividere la lettura sia una cosa bellissima, e ancora di più lo diventa quando il gruppo è bello affiatato. Sono abituata a condividere le mie letture con Lorena di Petrichor, ma farlo a più ampio raggio è molto più divertente. Soprattutto quando si riflette su cose che altrimenti non si sarebbero notate. È anche per questo che con la mia collega abbiamo deciso di fondare il gruppo Letture Epiche, la prima parte di un esperimento che spero crescerà in maniera esponenziale. O almeno speriamo. Come dicevo nel regolamento valgono comunque tutti i soliti metodi, e come sempre fa fede Twitter, su cui oggi pomeriggio abbiamo intavolato una discussione, che spero proseguirà nei prossimi giorni. Seguite l’hashtag #LEAncRA e ne saprete di più.

Come al solito ci tengo a ringraziare i partecipanti, che ci sono sempre e non mi fanno mai mancare il loro sostegno! Grazie girls!

@chiarar88

@FTripiedi

@ilovereading_

@Mirya_76 (la scrittrice di Di Carne e di Carta and Trentatré

@Rebe_91_

@SpeziaC

Come sempre se volete aggiungervi in corso d’opera non può che farci piacere.

Il libro, che sta piacendo più o meno a tutte, è molto interessante e anche molto molto inquietante. Come dicevamo prima su Twitter anche se è stato pubblicato per la prima volta nel 1985, pure è di un’attualità spaventosa, ponendo l’attenzione su argomenti importanti. Le distopie sono sempre un po’ così, con uno sfondo di verità inquietante.

There is more than one kind of freedom, said Aunt Lydia. Freedom to and freedom from. In the days of anarchy, it was freedom to. Now you are being given freedom from. Don’t underrate it.

 

Ed è questo che mi spaventa, non solo l’omologazione e l’abbattimento delle differenze sociali, ma anche e soprattutto la perdita della libertà. In fondo è quello che ci definisce di più, la ricerca dell’appagamento, della felicità, della sicurezza, dell’appagamento dei nostri sogni.

Quello che volevo mostrarvi oggi però è una carrellata delle mie cover preferite delle varie edizioni del libro, soprattutto americane. Devo dire che la HarperCollins ha sempre le cover più fighe. Mi piace un sacco quella della donna con il mantello rosso, e quella rosa chiaro.

The Handmaid's Tale
The Handmaid's Tale
The Handmaid's Tale

The Handmaid's Tale
The Handmaid's Tale
The Handmaid's Tale

The Handmaid's Tale
Il racconto dell'ancella
Il racconto dell'ancella

Qual è la vostra preferita???? Quelle italiane sono un po’ smortine effettivamente! XD

Ora vi lascio al recap settimanale, come sempre vi ricordo che non posso garantirvi lo SPOILER FREE quindi approcciatevi alla lettura con prudenza.

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Dalla prima alla quinta parte: Un piccolo riassunto

In un’America futura, la protagonista del libro è un’ancella, vestita di rosso, che lentamente introduce il lettore nel mondo in cui vive. Asservita alla moglie del comandante, ci racconta la sua quotidianità, ricordando i consigli della Zia Lydia e i ricordi della vita precedente, in una società in cui la donna conta meno di zero…  

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Dalla prima alla quinta parte: I nostri commenti su Twitter

Come per gli ultimi RA, dopo averne testato l’affidabilità vi rimando alla Tag Board in cui sono riuniti tutti i tweet segnati dall’hashtag #LEAncRA. Vi ricordo che se avete un account protetto su Twitter i vostri commenti non compariranno.

http://twubs.com/LEAncRA

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Dalla prima alla quinta parte: La discussione

- Che ruolo pensate abbiano le distopie? Ne leggete spesso?

@anncleire: adoro leggere distopie perché secondo me aprono gli occhi sui pericoli che scelte sbagliate possono portare alla nostra società. Fanno da monito per il futuro. Anche se nessuno è profeta in patria, e allora solo dopo tempo acquistano un certo significato.

@Mirya_76: Penso che ci facciano riflettere e spaventare su ciò che siamo e ciò che rischiamo di diventare. Perciò ne leggo molto spesso, perché, se sono ben fatte, mi aiutano a ricordare cosa voglio fare della mia vita e cosa non voglio ne venga fatto.

@Rebe_91_: Credo che aiutino a riflettere sul mondo in cui viviamo e dove stiamo andando. Ma non ne leggo spesso, perchè ormai sono una moda e, molte volte, grazie alla parola distopia vengono pubblicate robe assurde, che non valgono la carta su cui sono scritte. In genere me le faccio raccomandare da un'amica che so avere gusti simili ai miei.

@FTripiedi: Ho letto abbastanza distopie da mangiarmi la testa su un punto: perché si scrivono molte più distopie che utopie (l'unica Utopia di cui io sono a conoscenza è quella di Thomas More, ce ne sono altre?)? Forse che la natura umana non abbia poi molto fiducia nella stessa natura umana? Io credo che le scriviamo a livello di prevenzione. Buttiamo giù tutti i possibili scenari che potrebbero verificarsi in un futuro di cui noi siamo responsabili, con la speranza che questo ci porti a riflettere su come evitarli il più possibile.

(Questo in linea di massima, perché poi credo anche che sia un filone che al momento va di moda e allora siamo letteralmente inondati da distopie più o meno di qualità, il cui ruolo sia semplicemente fare tanti soldi).

@ilovereading_: Penso ci presentino una società del futuro che può sempre accadere. Sono una sorta di promemoria di quello che rischiamo se lasciamo che la libertà di scelta o la democrazia venga meno. Poi è un dato di fatto che molte distopie ricordano cose che sono avvenute o comunque fatti molto probabili. E per la seconda domanda, ne leggo davvero tante.

 

 

- Vi è mai capitato di incontrare dal vivo un personaggio della tv?

@anncleire: Sono una persona fortunata, perché ho avuto modo, grazie alla mia collaborazione con il comune di incontrare un sacco di gente. Ho visto Fabrizio Frizzi commuoversi per il fratello, Giulio Scarpati recitare con la febbre alta in un monologo da urlo. Ho cenato con Riccardo Rossi, un uomo fantastico e una persona divertentissima. Ho conosciuta Lunetta Savino, che è un’attrice teatrale straordinaria. E sono stata intervistata da Osvaldo Bevilacqua per una puntata di Sereno Variabile. Già… continuo a vergognarmi come una ladra.

@Mirya_76: Sì, e sono pure stata in tv; ma non è stata una situazione memorabile, infatti fino a ora me n'ero dimenticata.

@Rebe_91_: Mai, se si esclude Bocelli a cui sono passata a fianco a Forte dei Marmi, ma che non ho nemmeno riconosciuto.

@FTripiedi: Non è passato nemmeno un mese da quando ho trascorso la giornata più bella della mia vita con Alberto Angela e la sua troupe. Sicuri che volete sentirmene parlare?

@ilovereading_: Non ho incontrato personaggi della tv, ma più personaggi famosi, come Lucio Dalla, di cui conservo una bellissima foto. Oppure anche piloti di Formula Uno e di recente Rutger Hauer.

 

 

- Cosa preferite, scattare foto o farvi scattare foto?

@anncleire: Scatto il minimo sindacale, e mi nascondo quando me le devono scattare… so non sono proprio una fan delle foto!


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