Anche Alessandria avrà i suoi “finiani”

Verrà presentato lunedì 31 gennaio, alle ore 10,30 presso l’hotel Alli due Buoi Rossi, Alessandria, il primo Coordinamento Provinciale Alessandrino di Futuro e Libertà, il movimento che fa capo al Presidente della Camera, Gianfranco Fini.

Alla presenza del coordinatore regionale, l’ On. Roberto Rosso e del responsabile regionale Enti Locali Iuri Toniazzo, il nuovo gruppo politico esporrà il proprio progetto sul territorio, la propria linea ed il proprio organico. Di fatto, la sezione provinciale dei finiani proporrà i propri candidati nei comuni che- a partire dalla prossima privavera- andranno alle elezioni.

Il coordinamento Provinciale è composto da 19 persone e come portavoce è stato nominato l’acquese Daniele Ristorto, mentre in qualità di responsabile organizzativo è stato nominato il tortonese Marco Mensi. Gli altri componenti sono: per Acqui Terme Giuseppe Giordano e Marco Nestori, per Tortona Roberto Bellingeri e Marina Cattaneo per Alessandria Stefano Leonangeli, Nicola Perrotta, Tora Demuru, Luciano Artana, Giancarlo Pozzi, Francesco Mongioi e Daniele Cebrelli, per Casale Monferrato Enzo Gino, Walter Bazzano e Gaspare Vapore, Per Novi Ligure Gianfranco Chessa, Tullio Varagnolo e Andrea Morasca, mentre, a loro si affiancheranno a breve i responsabili di Valenza e di Ovada.

“Il progetto non è quello di creare un “nuovo Partito” bensì di dare vita a un ‘Partito Nuovo’ “, si legge nel comunicato redatto dal Responsabile Regionale Organizzazione, l’On. Roberto Salerno, “dove il nuovo sta per diverso con l’ambizioso obbiettivo di far avvicinare realmente la politica alla gente rigenerando, così, passioni e volontà di cittadini ed elettori”.

E poi” Essere presente in modo capillare sul territorio, diventare l’interlocutore principali dei cittadini ritenendo di poter rappresentare qualcosa di nuovo e diverso nel panorama politico non solo nazionale ma anche e soprattutto locale, mettendo a disposizione dei cittadini strumenti per essere partecipi del proprio futuro e non doverlo subire passivamente come, purtroppo, oggi ci viene imposto dall’attuale dinamica politica”.