Magazine Diario personale
Io non riesco più a provare tristezza.
Quando vedo certe immagini, quando sento certe storie, non riesco più a commuovermi.
Provo rabbia.
Una rabbia che sale dalle stomaco tramutandosi in nausea.
Perchè quando un bambino muore di una morte così efferata, non ci si può commuovere: si dovrebbe provare lo stesso dolore. Tutti, senza eccezione alcuna. Dal carnefice a te che stai leggendo.
Perchè quel bambino è tuo figlio. E' quello stesso bambino che hai tenuto sulle ginocchia e che hai abbracciato quando, cadendo, si è sbucciato le ginocchia.
Magari fosse stato così anche per lei... solo una piccola sbucciatura di ginocchia.
Invece no. Sei stata massacrata, con crudeltà, con una violenza senza giustificazioni.
Non sento tristezza. Sento le tue urla e provo rabbia. Sento l'odore del sangue e provo disgusto. Sento la tua voce sparire e provo sconforto.
Per te che sei mia figlia e per tutte le altre voci non ascoltate prima della tua.
Non sento nulla.
Perchè è proprio chi ti ha messo al mondo che ti ha portato alla morte. Tua madre, che giace impotente vittima anch'essa di uomini senza coscienza e di donne incapaci di fermare il massacro.
Non provo nulla perchè prima degli uomini siamo noi donne a dover capire chi siamo.
Siamo noi donne che in Africa impugniamo il coltello contro la stessa bambina che fummo.
Siamo noi donne che seguitiamo a nasconderci dietro a quel velo calato fin sopra allo sguardo.
Non riesco a provare dolore se prima di tutti è il mio essere donna che non lotta per fermare il massacro.
Ed ecco che questi piccoli angeli muoiono fra le mani rugose di un vecchio. Vendute ancor prima di nascere agli stessi bastardi che gli han dato la vita.
Non riesco a provare dolore quando aerei di lusso trasportano gente per bene disposta a pagare per essere i primi a violare il tuo corpo. Uomini colti, uomini al di sopra di ogni sospetto.
Riesco solo a sentire un vuoto ricolmo di rabbia... per aver perso una vita di bimba con te.
Grazie a Sara per avermi segnalato l'articolo
Immagini che non andrebbero mai viste
Grazie a M.V. per avermi fatto riflettere
Reuters
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