Anche il Piemonte dice sì alla fecondazione eterologa

Creato il 02 settembre 2014 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Dopo la sentenza del giudice di Bologna che ha permesso a due coppie di accedere alla fecondazione eterologa, e dopo l’apertura della Toscana a questo tipo di fecondazione assistita, arriva anche il sì del Piemonte. Il Governatore Sergio Chiamparino è chiaro: “Garantiremo fecondazione eterologa”.

Di: Redazione

Il Piemonte è la terza regione italiana che apre le porte alla fecondazione eterologa. Dopo la Toscana e l’Emilia, anche la regione governata da Sergio Chiamparino permetterà alle coppie sterili di accedere alla fecondazione eterologa, che fino al 9 aprile 2014 era tassativamente vietata nel nostro paese.

Nonostante la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato “incoercibile il diritto ad avere figli”, i centri italiani sia pubblici che privati sono stati bloccati dal Ministero della Salute, dopo che il ministro Beatrice Lorenzin aveva dichiarato a gran voce la necessità che fosse istituito uno specifico decreto, con delle norme specifiche, per attuare la fecondazione eterologa.

Per evitare l’insorgere di problemi di diversa natura, la Lorenzin aveva riunito un corpo di 20 esperti che avrebbero dovuto stilare delle linee guida, salvo poi rimandare tutto a settembre, con lo specifico divieto ai centri pubblici e privati di applicare la fecondazione eterologa fino a prossime comunicazioni. Tuttavia, i giudici insistono sulla natura incostituzionale del divieto, dichiarando che non vi sono vuoti normativi che potrebbero bloccare la fecondazione eterologa in Italia, e proprio su queste basi si è espresso il giudice di Bologna obbligando due centri ad ascoltare le richieste di due coppie che si erano ad essi rivolte per avviare le procedure.

Dopo la Toscana e l’Emilia Romagna, anche il Piemonte dice sì alla fecondazione assistita di tipo eterologo, così come è stato deciso dalla Consulta: l’accesso a questa procedura dovrà essere inserito nei Lea (Livelli essenziali di assistenza), “in modo che quello alla fecondazione eterologa sia un diritto esigibile da parte di tutti e non solo da parte di chi già ora ne può usufruire“, è quanto ha dichiarato Chiamparino.

Sarà comunque necessario prendere delle decisioni per evitare che le differenze da Regione a Regione comportino confusioni e fraintendimenti, e pertanto il Piemonte si sta attivando per definire le linee guida da condividere fra tutte le Regioni e sulle quali trovare velocemente un accordo con il Governo.


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