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Anche in Italia appaiono fumetti anticristiani!

Creato il 10 gennaio 2015 da Appuntiitaliani
Pubblicato il gennaio 10, 2015 da: Sagittarius Anche in Italia appaiono fumetti anticristiani!

Ho ripescato su No cristianofobia.org questo articoletto del 14 ottobre scorso. Ho creduto opportuno riprenderlo per i lettori di Appuntiitaliani, visto i tragici episodi di Parigi. Certo noi cristiani non andiamo in giro a sparare su quattro disegnatori…pardon vignettisti, dal tratto fra l’altro abbastanza infantile, i quali insultano, con i loro stupidi disegni, Nostro Signore e la sua SS.Madre. Ce già chi li giudicherà! Ma in nome di Dio questa Chiesa, Una, Santa, Cattolica, Apostolica e Romana, vuole emettere un grido! Ma che dico, una voce! Una voce  che dica qualcosa di Cristiano. Questa Chiesa come sarà giudicata per la sua tiepidezza. Quanto dovrà vomitare Dio, per questa poca Carità nei suoi confronti?  Il fanatismo che muove l’islam nel commettere assurdi omicidi è da condannare, ma se è vero che l’abbiano fatto in nome di Allah, come vorrei che una briciola del loro zelo pervada la nostra chiesa, per gli oltraggi, sacrilegi, e indifferenze con cui Nostro Signore Gesù Cristo viene costantemente offeso. Osannata attraverso un becero nostalgico e ipocrita illuminismo di cui i media ne sono i cortigiani, la tanto sbandierata libertà di stampa, si offre sull’altare della dea ragione,  spargendo astio e odio di cui ne sono intimamente pervasi.

Sagittarius

Deriso, insultato, bestemmiato. Le vignette di Daniele Fabbri e Stefano Antonucci, Gesù Cristo, lo mettono in Croce un’altra volta. Albo dopo albo. Certo, loro stessi giocano d’anticipo e lo dicono in premessa, definendo i propri fumetti infarciti di «blasfemia, pornografia e cattivo gusto». Purtroppo è proprio così, anzi addirittura peggio. Ne sconsigliano ironicamente la lettura «ai minori di 18 anni, agli animi sensibili, ai presbiteriani». Ma non occorre essere moralisti, per trovare disgustosi i loro personaggi e le vicende che narrano. Basta un minimo di buon senso e di rispetto delle convinzioni altrui, prima di tutto religiose.

Il “Gesù” che loro presentano è volgare, moralmente improponibile, drogato. La Chiesa viene presentata come libertina, ipocrita, spacciatrice, dissoluta. Il Vaticano viene accusato di sperperare l’otto per mille in festini. Per non parlare dei dialoghi, con un intercalare di parolacce gratuite e di bestemmie vere e proprie, oltre a disegni a dir poco irriverenti, soprattutto verso la Madonna. Lo stile è volutamente urlato, sfacciato, a caccia di trasgressione gratuita, nella speranza che qualcuno noti gli autori, strappandoli dall’indifferenza e dall’oblio cui sembrano condannati. Lo hanno apertamente dichiarato nel corso di un’intervista, durante la quale son giunti a sperare in una scomunica o in reazioni sdegnate «per avere un po’ di pubblicità gratuita». Ma non per questo è giusto garantire una sorta di “immunità” agli artefici della dissacrazione organizzata, né si può chiedere ai Cattolici d’ingoiar sempre bocconi amari e tacere, per non regalar loro visibilità: il degrado raggiunto dal loro prodotto è anzi tale da meritare d’esser indicato con chiarezza al pubblico ludibrio, valutando anche se la legge in qualche modo tuteli, come dovrebbe, il rispetto della fede dei credenti dagli assalti gratuiti, che giungono da simili sconcezze con licenza d’irridere.

Le loro strisce vengono pubblicate peraltro anche on line su di un sito, che si propone come «primo laboratorio/magazine di fumetti» in rete, accessibile a chiunque e purtroppo senza filtri in grado di proteggere almeno i più giovani da questa e da altre serie ad alto tasso di indecenza, dove spesso è la religione a far da sfondo alla volgarità blasfema. Così ecco promuovere vignette con angeli e demoni in situazioni irriferibili, altre che rappresentano un condensato dei peggiori istinti freudiani, altre ancora ove si dichiara addirittura di simpatizzare col diavolo.

Peccato che a nessuno venga in mente di proteggere la Chiesa dal rigurgito di cristianofobia dilagante soprattutto in Europa, Continente nel quale è vietato deridere chiunque, credenti esclusi, gli unici verso i quali pare esser caccia aperta, ferendoli oltre tutto proprio in ciò che han di più caro, di più vero, di più intimo. Occorrerebbe forse prender lezioni di autodifesa dalla lobby dei 57 paesi dell’Organizzazione della Conferenza Islamica (OCI), molto attiva nell’ONU, fra cui figurano molti produttori di petrolio, rivelatisi capaci con le loro pressioni di contrastare l’islamofobia nel mondo sin troppo adeguatamente. Per non parlare delle violente reazioni dei Paesi musulmani, ogni qual volta si critichi l’islam. Metodi sconcertanti e rozzi, certo. Ma v’è da dire che, evidentemente, quanto meno funzionano…


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